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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Impennata di contagi a Verona, Sboarina: «Preoccupato per i servizi essenziali»

Il sindaco guarda con preoccupazione all'aumento dei positivi, che potrebbe mettere a rischio l'erogazione di alcuni servizi, mentre per il pomeriggio di sabato è stata programmata in città un'altra manifestazione contro le misure di contenimento della pandemia

Nella riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta mercoledì pomeriggio a Verona, a tenere banco è stata la situazione dei contagi e la diffusione del Covid-19, che preoccupa le autorità sanitarie così come quelle politiche. 
L'Ulss 9 Scaligera ha fatto il punto sulla situazione e sull'applicazione delle nuove norme e sui controlli, mentre il sindaco di Verona Federico Sboarina ha espresso tutta la sua preoccupazione in merito alle possibili conseguenze di questa impennata di contagi, a cui corrisponde un seppur più lieve incremento della pressione ospedaliera. 
«Se la frequenza dei contagi va avanti con questa accelerazione, sono preoccupato per l'erogazione dei servizi essenziali – afferma il primo cittadino scaligero-. L'anno scorso, quando è scattata la chiusura delle scuole, il rapporto settimanale dei contagi a Verona era di 250 ogni 100 mila abitanti. Adesso, ogni 100 mila abitanti ci sono due mila contagiati, una differenza che rende bene la cifra della situazione attuale. Fortunatamente, a differenza del passato, non c'è un problema di pressione sulle strutture ospedaliere, le persone contagiate in molti casi non stanno male e non vengono ospedalizzate. Tuttavia la diffusione è talmente rapida che è concreto il rischio che mezza città finisca in quarantena in quanto contagiata e positiva. Dagli agenti della Polizia locale alle maestre che tra qualche giorno torneranno in classe fino ai dipendenti pubblici che negli uffici forniscono servizi essenziali, il rischio è, con questi record di contagi, di non avere personale a sufficienza per garantire l’ordinario. Un problema che riguarda sia le aziende private come gli enti pubblici, che potrebbero essere messi in ginocchio da una situazione di questo tipo. Con questa percentuale di contagi rischia di fermarsi tutto il sistema produttivo, ma anche la macchina comunale, i cui servizi primari non possono essere erogati senza il personale incaricato». Nel frattempo il comitato Verona per la libertà ha indetto un'altra manifestazione contro le misure di contenimento della pandemia e contro l'obbligo vaccinale che il Governo intende adottare per gli over 50, fissata per le ore 15 di sabato in piazza Brà. 

Nel corso del Cosp è stato affrontato anche un problema che in questi ultimi mesi si è fatto sempre più frequente: quello delle baby gang. «Su tale questione è stato deciso di fare a breve un incontro con il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale», ha detto Sboarina.

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