«Fuori i beagle dai laboratori», corteo animalista tra le vie di Verona
I manifestanti hanno chiesto la liberazione dei cani portati nei mesi scorsi alla Aptuit di Via Fleming. E alcuni attivisti hanno fatto visita all'azienda, scaricando dei rifiuti oltre i cancelli
Ieri, 26 marzo, tra le manifestazioni in programma a Verona, si è svolto anche il corteo per chiedere la liberazione dei beagle trasportati nel settembre scorso nella sede Aptuit di Via Fleming.
(Uno striscione alla partenza dalla stazione di Porta Nuova)
La protesta è partita dalla stazione di Verona Porta Nuova, è terminata in Piazza Bra ed ha visto la partecipazione tra gli altri dell'influencer animalista Enrico Rizzi e di attivisti di varie associazioni tra cui Movimento Centopercentoanimalisti, Fronte Animalista, Animalisti Italiani, Contro la Caccia, Task Force Animalista e Meta Parma. «Fuori i beagles dai laboratori», è stato il coro dei manifestanti, che hanno camminato per il capoluogo scaligero con striscioni, cartelloni ed anche immagini dei cani di razza beagle sottoposti a sperimentazione.
Gli animalisti hanno chiesto ancora una volta la liberazione dei venti beagle della Aptuit e di tutti gli altri animali rinchiusi nei laboratori. Ma hanno chiesto anche trasparenza e rispetto delle leggi. Enrico Rizzi, in particolare, ha chiesto la rassicurazione certa del possesso da parte di Aptuit dell'autorizzazione che permetta all'azienda di utilizzare i cani. «È un nostro diritto di cittadini avere chiarimenti e pretendiamo trasparenza, ma dopo mesi di richieste a oggi non abbiamo ancora risposte», ha dichiarato Rizzi. E Riccardo Manca di Animalisti Italiani ha aggiunto: «La lotta per gli animali è anche la lotta per l'uomo, ed è il motivo per cui queste battaglie andranno avanti. La luce della vita è sacra e non si tocca, non si può spegnere mai questa luce, a prescindere dalla specie di appartenenza».
(Rifiuti scaricati in Aptuit)
Finito il corteo, alcuni militanti hanno poi raggiunto i cancelli della Aptuit dove hanno affisso numerosi adesivi ed hanno gettato all'interno dell'azienda il contenuto di cestino di rifiuti. La particolare protesta di questi attivisti è stata infine interrotta da una pattuglia dei carabinieri.