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Corsie preferenziali e multe, opposizione attacca Ferrari e Adiconsum prepara i ricorsi

L'ex sindaco Sboarina: «Questa amministrazione ha la sindrome da Robin Hood al contrario». Padovani: «La popolazione non è stata avvertita per tempo. Giovedì, l'associazione dei consumatori incontra i sanzionati che vogliono contestare i verbali

Sono entrate in vigore il 12 settembre scorso le sei nuove telecamere sulle corsie preferenziali dei bus di Verona. E in due mesi hanno rilevato oltre 16mila violazioni. Violazioni che significano multe per i trasgressori, i quali in molti casi sarebbero studenti e rider sul motorino e alcuni sarebbero stati sanzionati anche più di una volta.

Di fronte alla grande quantità di verbali, l'assessore alla mobilità di Verona Tommaso Ferrari ha spiegato che la volontà non era quella di fare cassa ma di liberare le corsie in modo da rendere più fluido il traffico del trasporto pubblico locale. «A suo tempo abbiamo informato i cittadini con una comunicazione ad hoc e continueremo a farlo», ha aggiunto Ferrari. Gli utenti della strada, infatti, continuano ad essere informati, ma per l'ex sindaco Federico Sboarina l'assessore Ferrari si è mosso in ritardo. «Questa amministrazione ha la sindrome da Robin Hood al contrario visto che i tartassati sono i ciclomotori principalmente di studenti e rider che hanno fretta di guadagnarsi quei bassi stipendi - ha dichiarato Sboarina - E in aggiunta al danno, adesso c’è anche la beffa delle promesse come l’impegno alle notifiche più rapide. Ma intanto le contravvenzioni emesse vanno tutte pagate».
Ed anche il consigliere di minoranza Marco Padovani è d'accordo con Sboarina e attacca Ferrari e il resto della giunta del sindaco Damiano Tommasi: «Questo è lo standard della giunta Tommasi sulla viabilità: fare grandi stravolgimenti senza avvertire per tempo la popolazione - ha dichiarato Padovani - Le sperimentazioni vanno bene nei laboratori, non sulla pelle di chi deve muoversi».

I due consiglieri di opposizione hanno inoltre ricordato che nel 2017, quando Sboarina era sindaco e Padovani assessore, entrò in vigore il varco elettronico per controllare la corsia preferenziale di Via Città di Nimes, anticipato da un periodo di prova di un mese in modo da avvisare meglio automobilisti e motociclisti. Su questo punto però, è intervenuto il comandante della polizia locale di Verona Luigi Altamura, spiegando: «Per l'attivazione dei varchi elettronici sulle corsie bus non è necessaria una autorizzazione ministeriale come previsto per la zona a traffico limitato. Solo per la Ztl viene infatti previsto un tempo di preesercizio con la presenza di agenti».

E infine, viste le numerose richieste di chiarimento ricevute, Adiconsum Verona ha deciso di organizzare un un incontro informativo sulle multe elevate per il transito nelle corsie preferenziali. Giovedì prossimo, 1 dicembre, alle 18.30 nella Sala Lucchi di Piazzale Olimpia si terrà un momento di approfondimento pubblico per chiarire le modalità di difesa e le possibili soluzioni.
Adiconsum vuole chiedere al Comune un confronto per evitare che in futuro si ripropongano situazioni simili e intanto valuta positivamente la decisione di accorciare i tempi di notifica delle infrazioni. «Ma si deve agire anche a livello informativo poiché sono ancora numerose le persone che transitano nelle corsie soggette a divieto - scrive l'associazione dei consumatori - Alla riunione di giovedì i cittadini interessati saranno informati sulla modalità di contestazione delle infrazioni e le possibilità di ricorso».

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