Covid-19. Altri 82 ricoveri in Veneto, 10 quelli in terapia intensiva
Il bollettino del 7 dicembre di Azienda Zero conta quasi 3 mila tamponi positivi e 9 decessi, mentre la pressione sugli ospedali aumenta leggermente anche nel Veronese
Con i contagi in continua crescita, ma soprattutto a causa dell'aumento delle pressione ospedaliera (che procede in ogni caso a rilento grazie alla massiccia campagna vaccinale), il Veneto rischia di entrare in zona gialla a Natale. Lo ha confermato il presidente Luca Zaia nel corso della trasmissione Mattino Cinque, mentre durante la sua conferenza stampa streaming, ha specificato che le terapie intensive vedono ricoverati 299 pazienti oltre a quelli Covid e che nelle ultime 24 ore la percentuale di test positivi sul totale di quelli effettuati è stata del 2,42%.
Il bollettino di Azienda Zero del 7 dicembre inoltre, da lunedì ha contato altri 2960 tamponi positivi al Sars-CoV-2 e 9 decessi, 2 dei quali segnalati nel Veronese.
Da quando è scattata l'emergenza sanitaria, nella nostra regione sono stati registrati complessivamente 535251 casi di Covid-19, 40648 (+1410) dei quali attualmente positivi e 482589 (+1541) negativizzati virologici (o "guariti"), mentre i deceduti collegati al virus, tra strutture ospedaliere e non, sono 12014 (+9).
In provincia di Verona i nuovi casi emersi sono 468 per un totale di 101134, di cui: 4740 (+232) tuttora affetti dal coronavirus, 93699 (+234) negativizzati e 2695 (+2) deceduti.
Negli ospedali del Veneto risultano ricoverate 772 (+72) persone in area non critica, 705 delle quali ancora positive, e 132 (+10) in terapia intensiva, di cui 8 ora negativizzate.
Se si prende in considerazione solo l'area scaligera, si contano 87 (+7) pazienti positivi in area non critica e 16 (-2) in terapia intensiva. Questi i dati delle singole strutture: 24 pazienti a Borgo Roma, 17 a Borgo Trento (di cui 7 in terapia intensiva), 21 a Legnago (di cui 2 in terapia intensiva), 1 a San Bonifacio, 10 a Villafranca (di cui 2 in terapia intensiva), 2 a Marzana, 3 a Bussolengo, 2 a Bovolone, 16 a Negrar (di cui 3 in terapia intensiva) e 7 a Peschiera del Garda (di cui 2 in terapia intensiva).