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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, caso Report e sanità veneta, audizione di Zaia in commissione

Il presidente della Regione sarà affiancato da una serie di dirigenti e tecnici nel confronto richiesto dall'opposizione per ottenere chiarimenti sull'inchiesta trasmessa dal programma televisivo di Rai 3

Oggi, 4 maggio, non c'è il quotidiano aggiornamento sull'emergenza Covid in Veneto tenuto dal presidente della Regione Luca Zaia. Il governatore, infatti, è impegnato dalle 12 in audizione nella quinta commissione del consiglio regionale. La commissione si occupa di tematiche sanitarie ed è stata convocata per oggi dalla presidente Sonia Brescacin.

Luca Zaia sarà affiancato da una serie di dirigenti e tecnici regionali in un confronto richiesto dalle forze politiche di opposizione che martedì scorso, 27 aprile, bloccarono temporaneamente il consiglio regionale per ottenere direttamente da Zaia dei chiarimenti sull'inchiesta trasmessa il giorno precedente dal programma televisivo di Rai 3 Report. Un'inchiesta sulla gestione della pandemia durante l'ondata di contagi da coronavirus dell'autunno scorso.

Secondo il regolamento, i lavori della commissione non sono pubblici, l'ufficio di presidenza della commissione proporrà ai commissari all'inizio della seduta l'autorizzazione a rendere pubblica l'audizione del presidente Zaia. Se verrà approvata l'autorizzazione sarà possibile seguire la diretta via web dal sito del consiglio regionale.

Nel frattempo, già prima della commissione, il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi ha criticato la ricostruzione dei fatti trasmessa da Report, giudicandola faziosa. «Un copione costruito minuziosamente a tavolino dalla segreteria del Partito Democratico, con lo scopo di creare un attacco politico e mirato al presidente Luca Zaia, sollevando sospetti e buttando fango - ha dichiarato Valdegamberi - Tutti a supportare le tesi di Andrea Crisanti, membro del Comitato Tecnico Scientifico del Veneto sul Covid-19, ove brilla per le sue assenze, assiduo frequentatore degli ambienti PD. Crisanti avrebbe mandato relazioni scientifiche ignorate dalle strutture sanitarie venete, ma poi si è scoperto che era tutto falso. Tant'è che Crisanti si è beccato una denuncia per diffamazione. Ecco come nasce il venticello della calunnia e del sospetto. Grazie alla disinformazione di una trasmissione della tv di Stato che questa volta è caduta così in basso da sembrare più il braccio armato, o meglio, la cinghia di trasmissione del Partito Democratico. Mi dispiace perchè Report ha fatto anche servizi di rispetto che ho apprezzato. Forse in questa occasione si è fidato troppo dei suoi, non certo disinteressati, suggeritori veneti, finendo così con il mandare in onda una patetica commedia di casa PD».

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