Coronavirus, prevenzione nelle scuole: via libera ai tamponi rapidi
Il Ministero della salute ha evidenziato l'utilità dei test antigenici rapidi nell'ambito del sistema scolastico
Attraverso un post sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Luca Zaia ha parlato di: «Vittoria del Veneto», perché le richieste avanzate dalla Regione sono state accolte dal Ministero. Il Partito Democratico, invece, aveva criticato Zaia tramite il senatore veronese Vincenzo D'Arienzo, che aveva descritto il comportamento del presidente regionale come un «giochino» finalizzato ad «appropriarsi di scelte non sue». Ma che sia una decisione nata dalla volontà del Governo o indotta dalle richieste di Zaia, la sostanza cambia poco: il Comitato Tecnico Scientifico nazionale ha validato l'utilizzo dei tamponi rapidi per prevenire la diffusione del coronavirus nelle scuole.
Con la circolare del 29 settembre 2020, Il Ministero della salute ha evidenziato l'utilità dei test antigenici rapidi nell'ambito del sistema scolastico. Il tampone classico «rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi - ha sottolineato il Ministero - ma i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone».
Sulla base di questa circolare, l'uso dei tamponi rapidi può essere esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti, come le scuole. Questo genere di test può assicurare una diagnosi accelerata dei casi di Covid-19, consentendo in modo tempestivo di differenziare gli studenti infettati dal coronavirus da quelli che potrebbero invece aver contratto l'influenza stagionale.