Covid e ristori, Rotta: «Prima tranche da 18 milioni per le attività veronesi»
La deputata del Partito Democratico ha commentato i dati dell'Agenzia delle Entrate: «Aiuti in favore di 3.756 soggetti che in media hanno ricevuto 4.900 euro»
«Un primo importante segnale per tante imprese del Veneto, perché si tratta di una risposta concreta ai tanti imprenditori che stanno vivendo un momento di grande difficoltà a causa delle nuove misure per contenere la pandemia». Così la deputata veronese del Partito Democratico Alessia Rotta ha commentato i dati dell'Agenzia delle Entrate sulle prime risorse a fondo perduto erogate a imprese e attività di servizi.
«Si tratta di erogazioni automatiche che sono arrivate direttamente nei conti correnti dei beneficiari a cui poi si aggiungeranno anche le misure previste dal cosiddetto Ristori 2 e dal nuovo decreto in fase di elaborazione che sarà emanato entro Natale - ha dichiarato Rotta - Per il Veneto questa prima tranche di aiuti ammonta a quasi 88 milioni di euro a favore di 17mila soggetti, attività, imprese e servizi, per un importo medio di 4.882 euro pro capite. In particolare a Verona il contributo è di 18 milioni 430mila euro a favore di 3.756 soggetti che in media hanno ricevuto 4.900 euro. Si tratta di soggetti vari, infatti nella platea dei beneficiari vi sono bar, ristoranti, gelaterie, alloggi, servizi alla persona, organizzazioni associative, attività sportive e di intrattenimento, attività professionali, tecniche e scientifiche, servizi turistici. In pratica sono quelle attività che a causa delle chiusure hanno subito perdite negli incassi e nel fatturato».