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Piano di Sanità Pubblica, come e quando scattano le 5 fasi di allarme

La Regione Veneto ha previsto diversi step basati sulla pressione che i pazienti Covid potranno avere sugli ospedali delle varie province

La Regione Veneto si è dotata di un nuovo Piano di Sanità Pubblica, presentato oggi, 20 ottobre, dal presidente Luca Zaia. Un piano che aggiorna le modalità di approccio all'emergenza coronavirus in tutto il territorio e che fissa una data nella memoria: 13 marzo 2020.
In quel giorno, la previsione di un massiccio afflusso di pazienti negli ospedali a causa del virus costrinse le autorità ad agire in maniera drastica per preservare i posti letto di terapia intensiva. Fu dunque sospesa temporaneamente l'attività chirurgica programmata per la quale era previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria (ad eccezione degli interventi indifferibili) e fu sospesa tutta l'attività di ambulatoriale. In sostanza, negli ospedali veneti furono ridotti gli interventi chirurgici e furono rimandate tutte le visite specialistiche. Una sospensione motivata da questa situazione:

situazione ospedali veneto 13 marzo 2020-2

Una situazione che ha portato ad un piano di emergenza ospedaliera che prevedeva l'attivazione di 825 posti letto di terapia intensiva e che ha poi beneficiato del lockdown, anche solo per la riduzione degli incidenti stradali e quindi degli incidenti con feriti gravi.
Il piano è stato poi aggiornato a maggio, arrivando a prevede 840 posti letto di terapia intensiva. Tenendo, inoltre, presente che il numero massimo di posti letto totali occupati di terapia intensiva è stato di 524 ed il numero massimo di posti letto di degenza non intensiva è stato di 1.718.

COME FUNZIONA IL PIANO DI SANITÀ PUBBLICA

La Regione ha quindi previsto l'attivazione di nuovi posti letto negli ospedali in caso di necessità ed ora ha anche messo a punto un sistema che indica quando procedere con questa attivazione, in modo tale da non dover più sospendere (o almeno di posticipare il più possibile la sospensione) l'attività ordinaria degli ospedali.

La situazione di disponibilità di posti letto di terapia intensiva ad oggi è questa:

situazione posto letto veneto-2

Sono stati individuati cinque indicatori di allarme per le terapie intensive e per gli altri reparti:

indicatori rischio terapia intensiva-2

indicatori rischio reparti ospedali-2

E per ogni indicatore di rischio  sono stati specificati gli interventi da attuare:

indicatori rischio terapia intensiva interventi-2

L'attivazione contestualizzata delle singole fasi avviene a livello provinciale. E la fase da avviare verrà identificata in base alla matrice di rischio su base provinciale. Una matrice visibile in questo grafico, riferito però a numeri regionali.

piano fasi rischio covid-2

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