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Covid-19 e palestre, Consumatori 24: «I contratti sono da annullare»

I dpcm emessi per contrastare la diffusione del coronavirus hanno fatto abbassare le serrande di tutte le attività di fitness. Ma rimangono aperti i problemi dei rimborsi e dei pagamenti per un servizio non usufruito

Piscine, palestre, centri sportivi. I dpcm emessi per contrastare la diffusione del coronavirus hanno fatto abbassare le serrande di tutte le attività nel settore del fitness. Rimane aperto invece il problema dei rimborsi, il quale era stato affrontato anche durante il lockdown di marzo. In quel periodo, gli abbonamenti non poterono essere usufruiti e fu necessario mettere in piedi una norma contenuta nel Decreto Rilancio per ottenere, per chi è riuscito, un voucher a sostituzione del servizio non goduto da esercitare quest'anno.

Su questo tema, sono numerose le segnalazioni ricevute dall'associazione Consumatori 24. Ed alcune di queste segnalazioni vedevano coinvolte famose catene di palestre, come Virgin Active e McFit, presenti anche a Verona. Infatti, esattamente quando le palestre e i centri sportivi sembravano finalmente poter riaprire su tutto il territorio nazionale, i consumatori riscontravano un notevole calo dei servizi offerti, diversamente da quanto accordato in sede di sottoscrizione del contratto di iscrizione. Questo calo di servizi, dovuto al distanziamento sociale e a tutte le misure di contenimento della diffusione del virus, ha generato un malcontento generalizzato ed ha spinto numerose persone a richiedere formale il recesso dal contratto di accordo originariamente sottoscritto. Molte di queste richieste sono poi state ingiustamente respinte. A tutto ciò, è seguita una nuova chiusura delle strutture, che ha reso anche vani ed inutilizzabili i voucher emessi durante il lockdown. La beffa è però che, nonostante gli esercizi siano ad oggi chiusi al pubblico, gli addebiti per gli abbonamenti mensili, originariamente sospesi per un periodo, hanno ripreso ad essere incassati.

Consumatori 24 lancia un appello ed invita chiunque stia affrontando queste difficoltà a rivolgersi ad un professionista, poiché in queste situazioni è possibile esercitare il diritto di recesso a causa delle mutate condizioni negoziate.

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