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Sottovariante Omicron 2 identificata per la prima volta in Veneto

Sequenziando campioni positivi al coronavirus provenienti da tutta la regione, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha trovato la variante Omicron in 242 campioni su 245. E la sottovariante Omicron 2 in 8 campioni

La sottovariante ribattezzata Omicron 2 è presente anche in Veneto. La certezza l'ha fornita l'Izsve (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) attraverso la periodica attività di sorveglianza coordinata dall'Iss (Istituto Superiore di Sanità).

Più contagiosa rispetto alla variante Omicron, come dimostrato da un recente studio danese, Omicron 2 è stata identificata per la prima volta in Veneto, grazie al lavoro di sequenziamento eseguito su campioni positivi al coronavirus registrati sul territorio regionale il 31 gennaio scorso.
I ricercatori dell'Izsve hanno ottenuto il genoma completo di 245 campioni inviati da 13 diversi laboratori distribuiti nella regione. Il risultato è che Il 98,8% (242/245) dei campioni analizzati appartiene alla variante Omicron, mentre il rimanente 1,2% (3/245) appartiene alla variante Delta.

Rispetto alle precedenti sorveglianze del mese di gennaio (3 e 17 gennaio 2022), la variante Omicron mostra un progressivo e veloce aumento della prevalenza (66,1% il 3 gennaio 2022, 95,5% il 17 gennaio 2022 e 98,8% il 31 gennaio 2022).
La variante Omicron è risultata distribuita nel 100% dei campioni provenienti dalla province di Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo; nel 98,6% dei campioni veronesi e nel 95,5% dei campioni vicentini.

All'interno della variante Omicron si distinguono quattro diversi lignaggi così identificati in ambito scientifico: BA.1, BA.1.1, BA.2 e BA.3. In Veneto circolano tre di questi quattro lignaggi: BA.1 (48,8%), BA.1.1 (47,9%) e BA.2 (3,3%). Il cosiddetto Omicron 2 (BA.2) è stato identificato per la prima volta in Veneto nel corso di quest'ultima sorveglianza in otto campioni provenienti dalle province di Padova (1), Verona (2), Belluno (2), Venezia (1) e Rovigo (2).

La sottovariante Omicron 2, trovata nel mese di gennaio in 14 diverse regioni italiane «sta aumentando di frequenza in molti paesi europei ed è dominante in Danimarca - ha fatto sapere l'Izsve - Non ci sono ancora chiare evidenze scientifiche sulle caratteristiche di tale sottovariante della Omicron. BA.2 sembra essere associato ad un aumento della trasmissibilità nei soggetti non vaccinati, mentre tale aumento non è stato osservato per i soggetti vaccinati».

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