Indagine dell'Iss nella acque reflue: «A Verona variante Delta e sue mutazioni»
I campioni sono stati prelevati in tutta Italia e confermano la presenza ormai quasi esclusiva della variante Delta, ma con una grande variabilità genetica compresa la cosiddetta "Delta Plus"
Anche i campioni prelevati dalle acque reflue confermano la presenza ormai quasi esclusiva sul territorio nazionale della variante Delta del coronavirus. Una presenza associata a una grande variabilità genetica con molte mutazioni comprese quelle della cosiddetta "Delta Plus". Lo affermano i risultati della seconda indagine dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui tutti i campioni positivi mostravano la variante Delta del virus.
Lo studio è stato svolto dal gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa, del Dipartimento Ambiente e Salute, e da Elisabetta Suffredini, del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica Veterinaria dell'Iss. Ha analizzato 92 campioni raccolti in 16 Regioni o Province Autonome nel periodo tra il 4 e l'8 ottobre 2021.
INDAGINE PRESENZA CORONAVIRUS IN ACQUE REFLUE (in inglese)
Il 60% dei campioni ha confermato positività al virus del Covid-19. E sono 55 i campioni risultati positivi alla variante Delta. Tra questi ce ne sono 12 in cui sono presenti tutte le mutazioni e uno di questi 12 campioni era stato raccolta a Verona.
«Le prospettive di questa attività sono molto promettenti - ha commentato Marco Martuzzi, direttore del Dipartimento Ambiente e Salute dell'Iss - La sorveglianza del coronavirus in reflui urbani è uno strumento complementare alla sorveglianza microbiologica ed epidemiologica per lo studio dei trend epidemici, ma anche per esplorare la variabilità genetica del virus».