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Ricoveri, interventi, analisi: come Covid-19 ha inciso sulle attività dell'Aoui

Per gli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, il 2022 sarà l'anno della ripresa (già in atto) e delle opportunità offerte dal Pnrr

Ripresa, sfide e opportunità. Su queste tre direttrici su cui l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Aoui) si muoverà in questo 2022. Questo potrebbe davvero essere l'anno di uscita dall'emergenza pandemica e così l'azienda ha potuto abbozzare un primo bilancio sulle attività svolte nel periodo segnato da Covid-19. Un bilancio che ieri, 3 febbraio, è stato illustrato dal direttore generale Callisto Marco Bravi, dalla direttrice dell'unità di controllo di gestione Valeria Perilli e dal direttore del laboratorio di analisi Giuseppe Lippi.

Recoveri ed interventi sono state le due attività messe più in difficoltà dal coronavirus. Nel 2021, l'attività chirurgica si è ridotta dell'11% rispetto al 2019. Una riduzione comunque inferiore rispetto a quella del 2020 (-17%). C'è stato dunque un miglioramento che ha portato dall'ottobre scorso ad una programmazione delle sedute operatorie che sostanzialmente rispecchiava quella attuata nel 2019.
Anche i ricoveri hanno subìto una riduzione. Nel 2021, sebbene in ripresa rispetto all'anno precedente, registrano un calo del 15% rispetto al periodo pre-pandemico. Sono stati comunque preservati i ricoveri urgenti e oncologici. Ed i casi urgenti, eccetto i parti, sono stati 21.530 con un'incidenza percentuale sul totale pari al 56%.
Altro ambito condizionato dalla pandemia è quello ambulatoriale. La sua attività ha vissuto un periodo di sospensione delle prestazioni rimandabili anche l'anno scorso, ma rispetto al 2019 la riduzione è stata solo del 6%. Mentre l'attività di laboratorio rivolta agli utenti esterni è sensibilmente aumentata rispetto al 2019 (+15%). Questo perché in essa sono incluse le prestazione legate al Covid-19, come l'esecuzione dei tamponi.
I miglioramenti nei dati su ricoveri, interventi e prestazioni ambulatoriali fanno comprendere che la ripresa per l'Aoui di Verona è già in atto. Una ripresa caratterizzata anche da nuove assunzioni (circa 500) e da un lavoro di ricerca aumentato nel biennio 2020-2021. Sono più di mille gli studi clinici in corso, di cui 339 interventistici con farmaco o con dispositivo medico.

Oltre che di ripresa, quest'anno è fatto anche di sfide per l'Aoui di Verona. E la sfida più grande è quella di recuperare tutte le prestazioni rimandate cercando di rispettare i tempi di attesa. L'anno scorso, i tempi di attesa sono stati rispettati nell'80% degli oltre 4mila interventi di tipo oncologico e nel 75% degli interventi non oncologici. Per le prestazioni ambulatoriali, i tempi di attesa sono stati rispettati nel 93% dei casi.

Infine, le opportunità che per l'azienda ospedaliera di Verona sono racchiuse nella sigla Pnrr. I finanziamenti stanziati dal Piano di ripresa e resilienza costituiscono una grande opportunità per la realizzazione in tempi ristretti di importanti opere edilizie e di ammodernamento tecnologico. Aoui ha ottenuto, da parte della Regione, la possibilità di utilizzare fondi Pnrr per la realizzazione dei seguenti di progetti da oltre 10 milioni di euro, che includono l'ammodernamento del parco tecnologico digitale ospedaliero (Tac, risonanze magnetiche, mammografi, angiografi e sistemi radiologici) ed opere per l'ospedale di comunità di Borgo Roma.

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