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Congresso Mondiale delle Famiglie, si moltiplicano le contromanifestazioni

A una settimana dall'evento, anche una semplice visita del ministro Lorenzo Fontana a Verona può diventare territorio di scontro, con i contrari al convegno della Gran Guardia che cercano il faccia a faccia

Cominciano con una settimana di anticipo le manifestazioni di protesta contro il Congresso Mondiale delle Famiglie. L'evento si svolgerà in Gran Guardia dal 29 al 31 marzo e ha creato polemiche di ogni tipo, da quelle politiche con le varie prese di posizione di partiti e movimenti a quelle religiose per un congresso di chiara ispirazione cattolica ma non pienamente appoggiato dal Vaticano, fino a quelle economiche con iniziative di boicottaggio rivolte alle attività convenzionate con l'evento e le numerose richieste al Comune di Verona di non concedere gratuitamente gli spazi agli organizzatori del forum.
Insomma, la battaglia politica si combatte praticamente su tutti i fronti e si manifesterà già a partire da domani, 22 marzo, quando all'Educandato Agli Angeli di Verona si svolgerà l'incontro dal titolo «Semi di legalità». All'incontro dovrebbero partecipare il ministro della famiglia Lorenzo Fontana e il sindaco di Verona Federico Sboarina, vivi sostenitori del congresso di fine marzo. I contrari all'evento hanno annunciato che parteciperanno all'incontro di domani, per avere proprio un faccia a faccia con Fontana e Sboarina. «Se il ministro ha ispirato e voluto a Verona il Congresso sulle Famiglie, il sindaco è quello che ha dato l'agibilità politica ed economica - scrive il gruppo Assemblea 17 Dicembre - Il Comune finanzia il Congresso Mondiale delle Famiglie non facendogli pagare costose sale pubbliche e tanto meno il trasporto urbano. La cifra del mancato introito, da alcuni calcoli, è di almeno 100mila euro. E noi, come movimento veronese e come cittadine e cittadini che non gradiscono la presenza del congresso e quella dei suoi relatori, vorremmo incontrare Fontana anche per chiedergli chi pagherà questo conto».

Ma sarà a fine marzo che si concentreranno le principali contromanifestazioni, organizzate per manifestare il dissenso contro il Congresso Mondiale delle Famiglie. Non Una di Meno, ad esempio, ha convocato un corteo e tre giorni di mobilitazioni per parlare di diritti delle donne e delle persone lgbtqi. La tre giorni ha come titolo «Verona Città Transfemminista» e si svolgerà in contemporanea all'evendo della Gran Guardia.
E tutte queste manifestazioni stanno aumentando il lavoro della Digos. Sulla Questura di Verona è aumentata la pressione e proprio una settimana fa i radicali avevano denunciato una possibile censura da parte del questore. Una lamentela subito rientrata, dato che il flash mob di +Europa, Area Liberal, Radical e Centro Motore si terrà regolarmente.

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