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Da lunedì linee Atv potenziate. Ma bus fermi senza mascherine e guanti

I cittadini di Verona stanno tornando a muoversi, ma lo fanno perché hanno valide motivazioni. In una giornata, solo 5 i multati su 399 controllati e nessuna violazione riscontrata in 213 negozi

È uno degli aspetti messi in luce oggi, 16 aprile, nell'aggiornamento tenuto dal sindaco di Verona Federico Sboarina sull'emergenza coronavirus in città: la progressiva riapertura di alcune attività produttive si riflette anche sulla mobilità cittadina. I dati del traffico rilevati negli ultimi giorni confermano una ripresa del flusso veicolare e, in parallelo, un maggior utilizzo del trasporto pubblico.
Nella giornata di ieri, i veicoli rilevati in ingresso in città dalla centrale operativa del traffico del Comune, che prende a campione i flussi su via Torbido, sono stati seimila. Un numero in aumento rispetto alla settimana scorsa, che tuttavia non è legato al mancato rispetto delle misure in vigore per l'emergenza da coronavirus, bensì al maggior numero di persone che si spostano sul territorio veronese per esigenze lavorative. La controprova è fornita dai controlli della polizia locale: ieri sono state fermate 399 persone e solo 5 sono state sanzionate. Bene anche gli esercizi commerciali e i negozi, su 213 controlli non è stata registrata nessuna violazione.

I cittadini stanno quindi tornando a muoversi, ma lo fanno perché hanno motivo di doversi spostare. A fronte di ciò, l'amministrazione ha disposto di potenziare alcune linee del trasporto pubblico, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Da lunedì 20 aprile saranno aumentate le corse di alcuni autobus soprattutto nelle ore di punta del mattino, per consentire a tutti gli utenti di poter usufruire del servizio in totale sicurezza, rispettando le norme previste per evitare il diffondersi del contagio.
Su ciascun autobus è presente un cartello che indica quali sono le misure da adottare per salire sul mezzo, a cominciare dall'obbligo di mascherina e guanti (o gel). Se un utente si presenta senza dispositivi di sicurezza, l’autista non fa ripartire la corsa fino a quando non si risolve il problema. Inoltre, anche sui bus pubblici deve essere rispettata la distanza sociale di sicurezza. Una precauzione anche a tutela dell'autista, tanto è vero che gli accessi saranno solo dalla porta centrale e posteriore e non più da quella anteriore.
Dall'inizio dell'emergenza, tutti i mezzi del trasporto pubblico locale sono sottoposti ad un rigido protocollo a tutela di passeggeri e autisti, dalla pulizia e disinfezione giornaliera con soluzione a base di cloro a quella settimanale con ozono per una sanificazione più specifica di tutti i locali e i dispositivi usati dagli utenti.

«Ci prepariamo ad affrontare la fase 2 anche dal punto di vista della mobilità - ha spiegato l'assessore alla mobilità e traffico Luca Zanotto - I cittadini stanno ricominciando a muoversi, come evidenziano i dati sul flusso veicolare registrati in questi giorni. Tuttavia non si tratta di spostamenti non corretti ma di persone che si muovono per lavoro o primarie necessità, nel rispetto delle regole e delle limitazioni ancora in vigore. In vista della graduale ripartenza, vi è la necessità di rimodulare il servizio di trasporto pubblico in base alle necessità dei cittadini. Ad oggi le corse degli autobus sono ridotte al minimo per effetto delle misure restrittive ancora in vigore, ma con Atv stiamo esaminando quali linee potenziare e in quali orari, a partire dal 20 aprile. Fermo restano che resta fondamentale la questione sicurezza, a tutela degli utenti come degli autisti. Il rigido protocollo previsto da Atv per la sanificazione di tutti i mezzi resta in vigore, così come l'obbligo per i cittadini di usare i mezzi pubblici solo se provvisti dei dispositivi di protezione, indispensabili per proteggere se stessi e gli altri».

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