rotate-mobile
Attualità

«A partire da venerdì la Protezione Civile verserà i contributi economici ai rifugiati ucraini»

Lo ha annunciato il Senatore del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo: «È questo l’esito di un incontro che ho chiesto e avuto a Palazzo Chigi per affrontare il delicato tema»

«Da venerdì 27 Maggio ai rifugiati ucraini che ne hanno fatto richiesta saranno devoluti i contributi di sostentamento pari a 300 euro a persona al mese per adulto e a un’integrazione di 150 euro al mese per ciascun minore di 18 anni al seguito (indifferentemente se si tratti del padre o della madre o all’adulto che sia riconosciuto quale tutore legale)».È il Senatore del Partito Democratico Vicenzo D'Arienzo, ad annunciare i versamenti della Protezione civile: «È questo l’esito di un incontro che ho chiesto e avuto a Palazzo Chigi per affrontare il delicato tema».

«Infatti - continua D’Arienzo - i tempi trascorsi dalla domanda hanno determinato due importanti criticità: diverse famiglie veronesi sono state costrette a rinunciare all’ospitalità per problematiche di natura economica e tanti rifugiati hanno finito i propri risparmi e non potevano più contribuire alle spese di coloro che li ospitavano.
Il risultato è stato che in diversi sono stati ricollocati nelle strutture di assistenza. La difficoltà, che mi è stata segnalata da diverse famiglie veronesi e dall’Associazione Malve, effettivamente cominciava ad essere pesante.
Il contributo di 300 euro sarà devoluto ai profughi ucraini che hanno presentato domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea alla questura che si trovino, o siano stati, in condizione di autonoma sistemazione, vale a dire presso parenti, amici o famiglie ospitanti per almeno dieci giorni nell’arco di un mese.
Il sostegno può essere richiesto entro il 30 settembre 2022 e viene riconosciuto, per il momento, per un massimo di tre mesi dalla domanda di permesso di soggiorno.
È un’ottima notizia che potrà consentire a tanti rifugiati di contribuire alle spese delle famiglie che li ospitano o di lasciare i Cas-Centri di assistenza straordinaria, Sai-Sistema di accoglienza e integrazione, strutture per l’accoglienza diffusa, alberghi messi a disposizione dalle Regioni e Province Autonome per provare a vivere presso le famiglie che vorranno.
Si risolve, così, un nodo che aveva creato disagio ai veronesi che ospitavano profughi e incertezze tra i rifugiati ucraini», conclude il Senatore PD.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«A partire da venerdì la Protezione Civile verserà i contributi economici ai rifugiati ucraini»

VeronaSera è in caricamento