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Giovedì, 25 Aprile 2024
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«Contributi per l'asilo ma non per lo scuolabus», il Comune scrive alla Corte dei Conti

L'amministrazione comunale di Verona ha chiesto chiarimenti sul decreto legislativo che non permetterebbe agli enti locali di coprire con risorse proprie il servizio di trasporto scolastico per asili nido e dell'infanzia

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Verona ha inviato alla Corte dei Conti una richiesta di chiarimento per scongiurare l’aumento delle tariffe del trasporto scolastico per asili nidi e materne.

In virtù del decreto legislativo di fine ottobre, poi convertito in legge a fine anno, gli enti locali possono infatti coprire con risorse proprie il servizio di trasporto scolastico per gli alunni della scuola dell’obbligo, cioè primarie e secondarie. Tale copertura non viene invece riconosciuta per il trasporto per gli asili nido e dell’infanzia, che resterebbe totalmente a carico delle famiglie.

Per l’anno in corso, il servizio è assicurato dal Comune a tutti gli studenti da 0 a 13 anni, con una quasi totale copertura dei costi. Dei 2 mila euro annui necessari per il trasporto di ogni singolo utente, infatti, le famiglie hanno fin’ora pagato solo 200 euro, mentre l’Ente ha sostenuto un costo totale di 1 milione e 500 mila euro annuo, garantendo un ampio ed articolato servizio su tutto il territorio.

In attesa di indicazioni più precise da parte della Corte dei Conti o di una correzione al decreto finanziario da parte del Governo, l’amministrazione sta facendo ogni azione per evitare che, per il prossimo anno, il costo del trasporto ricada esclusivamente sulle famiglie.
Infatti, Palazzo Barbieri ha già stanziato in bilancio i fondi necessari per coprire il servizio. Così come è stato fatto l’estate scorsa per scongiurare il rincaro delle tariffe per tutte le scuole, anche ora si sta cercando la soluzione amministrativa.
Nel dettaglio l’assessore all’Istruzione Stefano Bertacco.

«Siamo di fronte ad un vero e proprio paradosso – dice l’assessore -. Da una parte il Governo approva una legge finanziaria in cui per la prima volta sono previsti contributi per le famiglie che hanno bimbi al nido, dall’altra viene bocciata la possibilità di intervenire per sgravare il costo del trasporto pubblico sia di nidi che materne. Sono stato proprio io l’estate scorsa a presentare l’emendamento per correggere il decreto legge, non si capisce per quale motivo sia stato respinto, visto che andava nella stessa direzione del Governo di aiutare le famiglie. Qualora dalla Corte dei Conti non avessimo la risposta che auspichiamo, ci attiveremo per trovare tutte le soluzioni possibili per andare incontro alle famiglie, che non lasceremo sole nemmeno questa volta».

Il servizio di trasporto scolastico viene garantito con un minimo di bambini che ne usufruiscono. Gli uffici dell’Istruzione stanno terminando la raccolta delle domande di iscrizione alle scuole comunali, in cui viene inserita anche la richiesta dello scuolabus. A fine marzo ci saranno le graduatorie definitive e ad aprile i genitori dovranno confermare la domanda. Per l’anno in corso, sono 123 i bambini che usufruiscono del trasporto scolastico, 28 iscritti al nido e 95 alla scuola dell’infanzia.

L’invito alle famiglie è quello di monitorare costantemente il sito del Comune alle pagine dell’Istruzione, che fornisce tutte le informazioni relative al mondo scuola e sarà aggiornato anche sulla questione ‘scuolabus’.

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