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Messa in sicurezza di strade e ponti, la Provincia aumenta i fondi ai comuni

Ai cinque milioni già stanziati dal 2019, se ne aggiungono altri 2,85: di questi 1,14 per interventi futuri da individuare insieme alle amministrazioni locali e 1,71 per progetti già presentati ma non ancora finanziati

In videoconferenza, si è riunito mercoledì scorso, 19 maggio, il consiglio provinciale di Verona. Tra i punti all'ordine del giorno, la ratifica della nuova variazione di bilancio deliberata nei giorni scorsi dal presidente Manuel Scalzotto, che aumenta il contributo ai comuni veronesi per la messa in sicurezza degli incroci tra strade provinciali e comunali. Ai cinque milioni già stanziati dal 2019, se ne aggiungono altri 2,85: di questi 1,14 per interventi futuri da individuare insieme alle amministrazioni locali e 1,71 per progetti già presentati ma non ancora finanziati. Tra queste ultime, ad esempio, la sistemazione: di due ponti sulla Strada Provinciale 10 a Badia Calavena e a Selva di Progno; dell'incrocio tra la Strada Provinciale 7/a, Via Camatte e Via Scanzana a Zimella e dell'intersezione tra le Strade Provinciali 41 e 42 a Bevilacqua.
La variazione ha previsto, inoltre, sempre per i Comuni scaligeri, un fondo di 500mila euro per la rottamazione di veicoli inquinanti e la sostituzione con mezzi a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione. Il contributo potrà andare dal 50 all’80% della spesa sostenuta. La percentuale maggiore è destinata a chi intenderà acquistare mezzi scolastici o per il trasporto disabili. L’avviso pubblico per gli enti locali, in fase di definizione, verrà presentato nelle prossime settimane e diventerà operativo quest'anno.
Infine, il documento ha inserito in bilancio uno stanziamento di 4 milioni di euro per consentire al consiglio di valutare l'adesione agli aumenti di capitale delle società partecipate, in particolare Veronafiere e aeroporto Catullo. Per Veronafiere i consiglieri si sono espressi positivamente e all’unanimità pochi minuti dopo in una successiva delibera della seduta odierna. La Provincia investirà quindi circa 420mila euro dei 30 milioni che sono stati chiesti ai soci per sostenere il piano di ripartenza post-pandemia. Per la società aeroportuale, l'assemblea dei soci convocata per deliberare l'aumento di capitale, da circa 35 milioni, è fissata per il 28 maggio. Anche in questo caso si darà nuovo impulso agli investimenti sulle infrastrutture e in particolare ai lavori sull'aerostazione. Il consiglio provinciale, quindi, tornerà a riunirsi nel mese di giugno per deliberare anche sul Catullo.

Durante la seduta, i consiglieri provinciali Alessio Albertini e Paolo Martari hanno presentato un'interrogazione sulla Strada Provinciale 10, chiedendo precisazioni sui tempi del progetto per il nuovo lotto della variante in Val d'Illasi. Sugli aspetti tecnici si è espresso il dirigente del servizio viabilità della Provincia, illustrando alcuni ostacoli che hanno allungato la procedura di circa due mesi.
Il progetto, che verrà consegnato nelle prossime settimane, dovrà poi essere esaminato dalla conferenza di servizi. L’affidamento dei lavori è previsto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, anno in cui potrebbero iniziare anche i cantieri.
Il presidente Manuel Scalzotto ha poi reso nota la volontà di inserire nella programmazione della Provincia, quando tecnicamente possibile, anche il successivo lotto della variante della SP 10, da Illasi a Tregnago.

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