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Consiglio comunale definisce le commissioni e respinge i test antidroga per gli eletti

Sette le commissioni consiliari permanenti di cui è stata approvata la composizione. E sui test antidroga Traguardi spiega: «Mozione di Fratelli d'Italia puramente strumentale, un mezzo per lanciare una provocazione che non raccogliamo»

Ieri sera, 22 settembre, il consiglio comune di Verona ha definito la composizione delle sette commissioni consiliari permanenti, con la nomina dei componenti. La delibera è stata illustrata all'aula dal presidente del consiglio comune Stefano Vallani ed è stata approvata con 33 voti favorevoli ed 1 astenuto. Inoltre, con 31 voti favorevoli ed 1 astenuto, è stata approvata anche la modifica e la ridefinizione delle tematiche trattate dalle commissioni permanenti (qui la registrazione della seduta).

LA COMPOSIZIONI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI

Prima commissione dedicata a pari opportunità, politiche giovanili, partecipazione, sport e tempo libero, decentramento, sussidiarietà, transizione digitale e innovazione. Sarà formata da 12 consiglieri, 7 di maggioranza e 5 di minoranza. I componenti sono: Giacomo Piva (Damiano Tommasi Sindaco), Veronica Atitsogbe (Damiano Tommasi Sindaco), Paola Poli (Damiano Tommasi Sindaco), Chiara Stella (Damiano Tommasi Sindaco), Carla Agnoli (Pd), Michele Bresaola (Pd), Beatrice Verzè (Traguardi), Rosario Russo (Battiti per Verona), Massimo Mariotti (Fratelli d'Italia), Marco Padovani (Fratelli d'Italia), Antonio Lella (Lista Tosi), Alberto Bozza (Forza Italia).

Seconda commissione dedicata a bilancio, personale, lavoro, tributi, politiche comunitarie e fondi UE, politiche finanziarie, partecipate, politiche per le attività economiche produttive e dell’agricoltura. È formata da un consigliere per ogni gruppo consiliare e i componenti: sono: Alberto Battaggia (Damiano Tommasi), Carlo Beghini (Pd), Giacomo Cona (Traguardi), Jessica Veronica Cugini (In Comune per Verona), Carla Padovani (Battiti per Verona), Massimo Mariotti (Fratelli d'Italia), Paolo Rossi (Verona Domani), Nicolò Zavarise (Lega), Antonio Lella (Lista Tosi), Alberto Bozza (Forza Italia), Patrizia Bisinella (Fare! Con Flavio Tosi), Luigi Pisa (Gruppo Misto).

Terza commissione dedicata a mobilità, strade e traffico, ambiente, gestione del verde, tutela degli animali, transizione ecologica, politiche energetiche, rifiuti. È formata da 12 consiglieri, 7 di maggioranza, 4 di minoranza e 1 del gruppo misto. I componenti sono: Lorenzo Didonè (Damiano Tommasi), Giuseppe Rea (Damiano Tommasi), Sergio Tonni (Damiano Tommasi), Michele Bresaola (Pd), Carlo Beghini (Pd), Francesco Casella (Pd), Giacomo Cona (Traguardi), Federico Sboarina (Battiti per Verona), Marco Padovani (Fratelli d'Italia), Antonio Lella (Lista Tosi), Patrizia Bisinella (Fare! Con Flavio Tosi), Luigi Pisa (Gruppo Misto).

In quarta commissione si discuterà di urbanistica, edilizia privata, edilizia monumentale e civile, patrimonio, lavori pubblici e infrastrutture. È formata da 16 consiglieri, 9 di maggioranza, 6 di minoranza e 1 del gruppo misto. I componenti sono Alberto Battaggia (Damiano Tommasi), Sergio Tonni (Damiano Tommasi), Giuseppe Rea (Damiano Tommasi), Paola Poli (Damiano Tommasi), Carlo Beghini (Pd), Michele Bresaola (Pd), Alberto Falezza (Pd), Francesco Casella (Pd), Pietro Giovanni Trincanato (Traguardi), Carla Padovani (Battiti per Verona), Massimo Mariotti (Fratelli d'Italia), Nicolò Zavarise (Lega), Federico Sboarina (Battiti per Verona), Antonio Lella (Lista Tosi), Barbara Tosi (Lista Tosi), Luigi Pisa (Gruppo Misto).

La quinta commissione è quella del terzo settore, politiche sociali e sanitarie, politiche abitative, istruzione, politiche familiari, politiche per la sicurezza, politiche per la legalità. È formata da 12 consiglieri, 7 di maggioranza e 5 di minoranza. I componenti sono Chiara Stella (Damiano Tommasi), Paola Poli (Damiano Tommasi), Giuseppe Rea (Damiano Tommasi), Carla Agnoli (Pd), Alberto Falezza (Pd), Beatrice Verzè (Traguardi), Jessica Veronica Cugini (In Comune per Verona), Carla Padovani (Battiti per Verona), Nicolò Zavarise (Lega), Paolo Rossi (Verona Domani), Antonio Lella (Lista Tosi), Patrizia Bisinella (Fare! Con Flavio Tosi).

La sesta commissione è per cultura, turismo e promozione, valorizzazione sito Unesco, rapporti con università e rapporti con istituzioni culturali, gemellaggi. È formata da 12 consiglieri, 7 di maggioranza e 5 di minoranza. I componenti sono: Alberto Battaggia (Damiano Tommasi), Claudio Bassi (Damiano Tommasi), Giacomo Piva (Damiano Tommasi), Alberto Falezza (Pd), Carla Agnoli (Pd), Francesco Casella (Pd), Pietro Giovanni Trincanato (Traguardi), Rosario Russo (Battiti per Verona), Massimo Mariotti (Fratelli d'Italia), Paolo Rossi (Verona Domani), Antonio Lella (Lista Tosi), Barbara Tosi (Lista Tosi).

La settima commissione è su trasparenza e controllo sull'attuazione del programma. È formata da un consigliere per ogni gruppo consiliare e i componenti sono: Giacomo Piva (Damiano Tommasi), Fabio Segattini (Pd), Pietro Giovanni Trincanato (Traguardi), Jessica Veronica Cugini (In Comune per Verona), Rosario Russo (Battiti per Verona), Massimo Mariotti (Fratelli d'Italia), Nicolò Zavarise (Lega), Paolo Rossi (Verona Domani), Alberto Bozza (Forza Italia), Barbara Tosi (Lista Tosi), Patrizia Bisinella (Fare! Con Flavio Tosi), Luigi Pisa (Gruppo Misto).

TEST ANTIDROGA PER ELETTI E NOMINATI, MOZIONE RESPINTA

Infine è stata respinta, con 22 voti contrari e 10 favorevoli, la mozione di Fratelli d’Italia sui test antidroga da effettuarsi, su base volontaria, ad eletti e nominati nelle istituzioni del Comune di Verona.

«Accanto alle ragioni che riguardano la privacy e la conseguente attuazione della norma, esistono motivazioni politiche profonde alla base della nostra contrarietà al contenuto della mozione - hanno commentato i consiglieri di Traguardi Beatrice Verzè, Giacomo Cona e Pietro Trincanato - La mozione è puramente strumentale, un mezzo per lanciare una provocazione che non è nostra intenzione raccogliere. Se la condanna delle attività illecite di spaccio è ferma ed inequivocabile, al pari di qualsiasi altro comportamento illegale che rende non degni di ricoprire ruoli istituzionali, stigmatizzare un comportamento che non definisce né le persone che lo compiono né tantomeno la loro tenuta morale ed etica equivale a svilire il valore dell'attività politica. L’esempio si dà a prescindere da un test, consacrando con il proprio lavoro e impegno giornaliero l’incarico istituzionale che rivestiamo, in virtù di una scelta effettuata dai cittadini che ci hanno eletti come loro rappresentanti. Una mozione che vuole introdurre uno strumento di pressione mediatica come questo è una mozione che alimenta una visione negativa e distorta delle istituzioni, che al contrario è nostro dovere valorizzare e difendere sulla base dei principi fondamentali che definiscono una comunità democratica e liberale come quella in cui viviamo ed in cui abbiamo l’onore e l’onere di rivestire un ruolo di rappresentanza. Rappresentare degnamente i cittadini da quest’aula passa, innanzitutto, dal rifiutare l'idea per cui, in virtù di una concezione di stato etico e di bassi calcoli politici, si giudichino come immorali e indegne intere categorie di cittadine e cittadini, anche in ossequio ad un approccio al tema delle droghe che negli ultimi anni è stato declinato soltanto in chiave securitaria e repressiva ma che meriterebbe invece attenzioni particolari, non mozioni ideologiche e strumentali».

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