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Famiglie, risposta femminile al congresso con l'incontro «Libere di scegliere»

Si svolgerà sabato mattina, 30 marzo, al cinema K2 di Verona e terminerà con un flash mob per le vie di San Zeno fino al ponte di Castelvecchio. Intanto continuano le polemiche sui patrocini al Congresso Mondiale delle Famiglie

Nei giorni del Congresso Mondiale delle Famiglie, un incontro pubblico dal titolo «Libere di scegliere», in cui si parlarà di divorzio, aborto, politiche per la famiglia e lavoro. Più o meno gli stessi argomenti del convegno di tre giorni organizzato in Gran Guardia e che continua ad essere al centro di tante polemiche. Più o meno gli stessi argomenti, ma trattati con sensibilità molto diverse.

«Libere di scegliere» si svolgerà alle 10 di sabato 30 marzo al cinema K2 di Verona ed è arganizzato da Cgil, Cisl, Uil di Verona​, il movimento civico ​Traguardi​, il gruppo ​Donne Democratiche e le associazioni ​Telefono Rosa di Verona​, ​Isolina e…​, ​Il Melograno​, ​Il Filo di Arianna e ​Aied. Vi prenderanno parte, tra gli altri, Laura Boldrini, Monica Cirinnà, Susanna Camusso, Franca Porto, Ivana Veronese, Livia Turco, Cristina Simonelli, Lucia Annibali e Martina Dell'Ombra. E con questo evento è stato lanciato anche il manifesto «Verso gli Stati Generali delle Donne», a cui potranno aderire tutti i soggetti e le organizzazioni che ne riconoscono l'importanza. L'incontro del 30 marzo sarà, infatti, il punto di partenza di un progetto che punta a costruire una società inclusiva, in grado di rispettare la dignità delle persone e di promuovere la partecipazione politica e democratica.
Al termine dell'incontro, verrà messo in scena il flash mob «Liber.E» che si snoderà per le vie di San Zeno fino al ponte di Castelvecchio.

Una risposta tutta al femminile al Congresso Mondiale delle Famiglie, evento a cui è stato tolto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma che conserva quello del Ministero della famiglia e della disabilità. Un segno di ipocrisia dell'esecutivo nazionale per il fondatore di Possibile Giuseppe Civati. «Il presidente del consiglio Conte ha fatto finta di battere i pugni sul tavolo - ha scritto Civati - La situazione è diventata un'inaccettabile presa in giro. Il patrocinio del Ministero della famiglia e della disabilità è comunque una rappresentanza del governo. Una conferma di cui non c'era bisogno: comanda tutto Salvini, con il suo braccio destro Fontana ad annodare i legami con gli estremisti di destra».

Comunque, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata tolta e questo alimenta le battaglie istituzionali delle minoranze che nel Comune di Verona e in Regione Veneto chiedono che anche i patrocini di questi enti siano revocati. Difficile però che il risultato sia loro favorevole, visto l'appoggio palesemente espresso all'evento dal sindaco di Verona Federico Sboarina e dal presidente del Veneto Luca Zaia. E ci provano anche i consiglieri provinciali del gruppo «Insieme per Verona», perché anche la Provincia di Verona risulta tra gli enti patrocinanti del Congresso Mondiale delle Famiglie. «Concedendo il patrocinio ad una iniziativa tanto divisiva e controversa, in plateale contrasto con alcune delle più consolidate acquisizioni giuridiche e scientifiche in materia di diritti della persona, il presidente Manuel Scalzotto ha impegnato l'ente provinciale a supporto di un congresso dove saranno espresse tesi ed argomentazioni solamente di una parte politica», sostengono i consiglieri provinciali per motivare la loro richiesta di revoca del patrocinio da parte della Provincia di Verona. Anche per loro, comunque, non sarà facile ottenere una risposta positiva da parte di chi governa la Provincia.

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