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Confermato lo sciopero dell'Aida, mediazione fallita in Fondazione Arena

«Nessuno elemento di discontinuità e di garanzia è stato concretamente offerto», hanno fatto sapere le organizzazioni sindacali dopo il confronto organizzato alla vigilia della protesta. La direzione dell'ente musicale: «Non si tolga al pubblico la gioia di uno spettacolo areniano»

È andato a vuoto anche l'ultimissimo tentativo di evitare lo sciopero dei lavoratori di Fondazione Arena indetto per domani, 15 luglio. La Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell'ente lirico ed i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal si sono confrontati anche oggi con la dirigenza per annullare la protesta di domani e quindi permettere la messa in scena dell'Aida. «Nessuno elemento di discontinuità e di garanzia è stato concretamente offerto alle organizzazioni sindacali», è il commento trasmesso oggi dei rappresentanti dei lavoratori di Fondazione Arena che quindi «loro malgrado» hanno confermato lo sciopero.

Non è bastato il confronto di oggi e non sono bastate neanche le parole del sindaco di Verona e presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina, il quale ha rivendicato le scelte portate avanti finora. Scelte che hanno permesso di ottenere una capienza particolare per l'Arena fino a seimila spettatori e di ottenere donazioni come il milione di euro della Provincia di Verona e mediante l'iniziativa delle 67 Colonne per l'Arena. Per Sboarina, scioperare in questo momento è un male per gli stessi lavoratori, oltre che per la fondazione e per la città. Ed i timori sui conti dell'ente musicale esposti dai sindacati sono per il primo cittadino ingiustificati.

Ma le organizzazioni sindacali, dopo il confronto odierno, continuano a non avere contezza «della ragionevolezza del scelte di gestione che sono state assunte - riferiscono - scelte che non possono essere di certo improntate al motto di "gettare il cuore al di là dell'ostacolo". Sulla tenuta economica complessiva dell'ente, sottoposto nel 2021 all'inderogabile vincolo del pareggio di bilancio, non è stato illustrato un piano industriale e nulla è dato sapere sull'andamento del botteghino».

«Questo sciopero si poteva evitare offrendo anche all'ultimo minuto un segno di reale discontinuità», hanno concluso Rsu, Cgil, Cisl, Uil e Cisal, che non intravedono lungimiranza nelle scelte dei vertici di Fondazione Arena. Vertici che in poche righe hanno espresso il loro auspicio per domani: «La direzione della Fondazione Arena di Verona è sempre stata aperta al dialogo e continua ad esserlo poiché ritiene che sia il mezzo migliore per affrontare con spirito costruttivo ogni criticità. Le istanze dei lavoratori sono alla nostra primaria attenzione e per questo confidiamo che la rappresentazione di domani potrà svolgersi regolarmente al fine di non togliere al nostro pubblico la gioia di uno spettacolo areniano, atteso da molto tempo, e per non incrinare quel positivo sentimento di ripresa che si sta respirando in città».

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