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Concerto per Jan Palach, PD: «Pericolo democratico interno alle istituzioni»

Probabilmente solo il pubblico pagante conosce il luogo dove si tiene l'evento rifiutato dal Teatro Stimate e dal Teatro del Movieland. Evento che continua a far polemica a Verona

Probabilmente il pubblico pagante per il concerto «Terra e Libertà», in programma per le 21 di stasera, 19 gennaio, è stato avvisato del luogo in cui si terrà. Dopo il rifiuto del teatro Stimate e del teatro del Movieland, l'associazione Nomos che organizza l'evento aveva annunciato che questa mattina avrebbe indicato il luogo del concerto. L'annuncio però non è stato pubblico e a qualche ora dall'inizio del concerto sulla pagina Facebook di Nomos è apparsa la foto del consigliere comunale di Verona Andrea Bacciga e del presidente di Nomos in quella che sembra essere la location scelta per l'evento. «Sound-check concerto», ha scritto l'associazione Nomos per accompagnare la foto.

Quindi il concerto in memoria di Jan Palach, che tante polemiche ha generato perché ritenuto nazi-rock, si terrà come da programma esattamente a 50 anni dalla morte dell'eroe ceco. E c'è da immaginarselo che anche nei prossimi giorni la scia di polemiche proseguirà. Il Partito Democratico di Verona, infatti, ha attaccato anche l'amministrazione comunale e l'amministrazione provinciale di Verona per il patrocinio dato al concerto.

Come si spiega che due soggetti privati, diversissimi per ragione sociale e distantissimi per mission, come gli Stimmatini e Movieland, abbiano colto al volo il rischio e il disvalore di aggregare centinaia di estremisti di destra nell'ambito di una iniziativa dal chiaro sapore provocatorio, mentre né il neo presidente provinciale Scalzotto né l’amministrazione Sboarina hanno avuto nulla da ridire, anzi hanno sostenuto (Scalzotto direttamente, il Comune attraverso il presidente del Consiglio Ciro Maschio) il concerto estremista fornendo il patrocinio? La risposta è semplice - scrivono i consiglieri comunali Elisa La Paglia e Federico Beninichi comanda in Provincia e in Comune è fatto della stessa pasta dei provocatori estremisti, tanto è vero che ha messo nei posti chiave del Comune noti esponenti dell'estrema destra come Mariotti in Serit e sostiene attivamente gruppi e gruppuscoli estremisti amici loro. A Verona il pericolo democratico viene anche da dentro le istituzioni.

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