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L'opera in Arena, Sboarina: «Ancora tante difficoltà ma siamo pronti per il Festival lirico»

Il sindaco di Verona e presidente Sboarina: «Come l’anno scorso, seppur con difficoltà ancora maggiori frutto di un anno di crisi, Fondazione Arena è pronta a ripartire di nuovo»

Si è svolta nella giornata di ieri, giovedì 11 marzo, la presentazione ufficiale del nuovo festival lirico che si terrà a Verona quest'estate dal 19 giugno al 4 settembre 2021. Il cartellone del 98° Arena di Verona Opera Festival prevede la presenza di artisti illustri, tra i quali il grande ritorno del maestro Riccardo Muti, dopo ben 41 anni dalla sua unica presenza in Arena. Oltre a ciò, il palco sarà riposizionato nella sua postazione originaria e le nuove tecnologie si integreranno nella tradizione degli storici ed iconici allestimenti che da oltre cento anni hanno reso l’opera in Arena unica in tutto il mondo. Una rivoluzione estetica e drammaturgica che tutelerà artisti e tecnici da ogni rischio, consentendo comunque la spettacolarità e la grandiosità che da sempre il pubblico cerca in Arena.

Presentato il 98°Arena di Verona Opera Festival per l'estate 2021: torna il maestro Muti  

Il Sindaco e Presidente di Fondazione Arena, Federico Sboarina ha commentato: «Siamo molto orgogliosi di presentare la stagione 2021 del Festival lirico, un risultato per il quale devo ringraziare tutto il management di Fondazione Arena e i componenti del Consiglio di indirizzo. Durante questo lungo e complicato inverno non abbiamo mai smesso di lavorare, nonostante le incertezze economiche ed organizzative. Dopo un anno esatto dal primo lockdown, - ha aggiunto il sindaco Federico Sboarina - la situazione è ancora molto grave. Mancano certezze sul futuro e rispetto a ciò che vivremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Come l’anno scorso però, seppur con difficoltà ancora maggiori frutto di un anno di crisi, Fondazione Arena è pronta a ripartire nuovamente». 

98° Arena di Verona Opera Festival - 2021

Il primo cittadino scaligeroe presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina ha poi aggiunto: «Per l’edizione speciale del 2020 è stato fatto uno sforzo incredibile, rimandando a quest’anno il festival che era stato programmato prima della pandemia. Un anno fa eravamo convinti che per l’estate 2021 l’emergenza sarebbe terminata, invece siamo ancora alle prese con una situazione altrettanto complicata. Tuttavia, come promesso, quest’anno faremo quello che avevamo detto per accendere il palco dell’Arena. Una sfida che vogliamo vincere con l’innovazione, l’impegno straordinario e il coraggio che ci contraddistinguono e che hanno permesso di accendere la musica anche nell’anno orribile del Covid. Vogliamo continuare a essere il punto fermo nel panorama musicale internazionale. Il 19 giugno la prima con il Maestro Muti sarà una ripartenza che non ha eguali, per una stagione che si preannuncia davvero straordinaria».

Presente alla conferenza stampa anche la Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia ricapitola così le lunghe riflessioni ed azioni dell’ultimo anno: «Il primo pensiero di questi ultimi, difficilissimi 13 mesi è stata la tutela della cultura, della musica, dell’arte, del Teatro, dell’immagine dell’Arena nel mondo e del lavoro, sia dei dipendenti di Fondazione Arena che della grande comunità di artisti, liberi professionisti, che sono il più grande patrimonio di ogni teatro nel mondo. Ho sentito la responsabilità di dare vita a stagioni artistiche che conferissero altrettanto pregio al tocco e all’impronta areniana, nonostante le mille difficoltà, per traghettare verso il futuro un patrimonio di stima e prestigio integri. Poi, la responsabilità verso il tessuto economico cittadino, che da veronese non posso che avere sempre in cima ad ogni mia considerazione: la città ci guarda, ci aspetta e noi di Fondazione Arena lo sappiamo. Mai come quest’anno essere Sovrintendente ha significato per me essere “nocchiero” di una comunità locale e internazionale allo stesso tempo, includendo in questo pensiero anche i tanti spettatori che da tutto il mondo ci hanno dato fiducia continuando ad acquistare biglietti, nonostante le forti incertezze mondiali. Mai come quest’anno chi fa il mestiere bellissimo di operatore culturale è stato chiamato a ragionare prima in modo etico, poi strategico. Fondazione Arena di Verona ha ragionato in modo etico, - ha concluso Cecilia Gasdia - con gioia e convinzione, perché le azioni a sostegno del nostro patrimonio culturale e del nostro ruolo internazionale quest’anno si misureranno sul palcoscenico della storia. E, per citare Chateaubriand, dobbiamo porci nella prospettiva di posteri di noi stessi».

Il Direttore Generale Gianfranco De Cesaris ha espresso a sua volta così la propria soddisfazione: «Nella totale condivisione del progetto del 98° Festival , pensando all’integrità della Fondazione, istituzione culturale e motore  economico della città di Verona, sono orgoglioso dello sforzo creativo prodotto dalla nostra squadra in termini di innovazione  e sono certo che ciò segnerà una nuova ripartenza per noi e per il nostro territorio».

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