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Verona aderisce al patto dei Comuni contro la violenza di genere: «Mancanza di parità uomo-donna è violazione di un diritto umano»

Prossimo obiettivo il bilancio di genere del Comune che sarà all’esame del Consiglio comunale di giovedì, Verzè: «Un nuovo strumento che riteniamo indispensabile per il raggiungimento delle pari opportunità lungo tutto il ciclo delle performance dell’ente pubblico»

«La mancanza di parità tra uomini e donne equivale alla violazione di un essenziale diritto umano». È con questa consapevolezza che il Comune di Verona ha deciso di aderire al "Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere" promosso da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), unendosi così alle città italiane che hanno già aderito al documento. Si aggiunge dunque così un ulteriore tassello sul fronte delle pari opportunità, un puzzle che l’amministrazione afferma di «aver iniziato a comporre da subito, con iniziative e progetti ad hoc, in linea con una visione politica che punta al cambiamento culturale e a promuovere la parità di genere a 360 gradi».

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La vicesindaca e assessora alla parità di genere Barbara Bissoli commenta: «Con il Patto di Comuni oggi approvato dalla Giunta comunale, anche il sindaco di Verona si impegna formalmente a porre in essere tutte le azioni positive ivi indicate volte alla promozione della cultura del rispetto delle differenze e della parità di genere. Ciò anche in un'ottica di contrasto alla violenza maschile nei confronti delle donne, fenomeno che caratterizza la nostra società in modo strutturale, come dimostrano i femminicidi di Giulia Donato, Martina Sciadalone e Teresa Di Tondo, che hanno funestato le nostre città dall'inizio dell'anno».

Ultima novità in ordine temporale di questo processo di rinnovamento, è l’introduzione del cosiddetto "bilancio di genere" nel Comune di Verona che, come viene spiegato da una nota di Palazzo Barbieri, «partendo dall’analisi della situazione all’interno dell’ente, permetta di inserire una prospettiva di genere nei diversi momenti della programmazione, attuazione e valutazione della politica di bilancio per poi valutarne l’impatto nelle scelte organizzative dell’ente». La richiesta, prima firmataria la consigliera con delega alle Pari opportunità Beatrice Verzè, sarà esaminata nella seduta del Consiglio comunale di giovedì.

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«Portiamo all’attenzione del Consiglio comunale questo nuovo strumento che riteniamo indispensabile per il raggiungimento delle pari opportunità lungo tutto il ciclo delle performance dell’ente pubblico. - spiega la consigliera Verzè -  Si parte dall’analisi delle diverse situazioni, settore per settore, per capire con quali azioni intervenire. Un documento annuale, che terrà conto di ogni variazione e che monitorerà il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un’iniziativa in linea con gli obiettivi del Patto dei Comuni».

L’adesione al Patto viene presentato dal Comune di Verona come «un importante passo per fare rete su un tema che riguarda la vita di tutte e di tutti, oltre che per proseguire un cammino che necessita di essere responsabilmente accompagnato dalla politica e dalle istituzioni». Il nuovo impegno si traduce concretamente «negli undici obiettivi che i Comuni vogliono raggiungere e che vanno a supportare le azioni già intraprese dall’amministrazione in tal senso». Tra queste vengono ricordati l’adesione alla rete Ready, la rete istituzionale nazionale anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere per una città aperta ai diritti di tutti, ma anche il fitto calendario di iniziative organizzate per la Giornata contro la violenza sulle donne, supportate da una massiccia campagna di sensibilizzazione, così come il protocollo d’intesa siglato tra istituzioni cittadine a sostegno delle vittime di violenza e alla lotta alla violenza di genere.

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La "parità" passa però anche attraverso il linguaggio, motivo per il quale il Consiglio comunale ha approvato l’«adozione delle linee guida per l’utilizzo del genere nel linguaggio amministrativo, un ulteriore strumento per contrastare gli stereotipi». Ultimo provvedimento, ma non per importanza, ricordato dal Comune è «l’adozione da parte della giunta del piano per le azioni positive per il prossimo triennio, per far sì che le pari opportunità tra uomo e donna nel mondo del lavoro non restino solo buoni propositi sulla carta, ma diventino condizione imprescindibile per la crescita e la coesione sociale».

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