rotate-mobile
Attualità Via del Vegron

Nessun risarcimento per la Superbeton, giudice dà ragione al comitato

La Superbeton aveva chiesto ai tre membri del direttivo del Comitato Ambiente Montorio Marco Tosi, Laura Franzon e Alberto Speciale un risarcimento danni per un milione di euro. Richiesta respinta dal Tribunale di Verona

Nessuna lesione alla privacy né all'immagine della società Superbeton, solo critiche legittime, legate alla difesa di valori previsti dalla stessa Costituzione.

Con questa motivazione, lo scorso 26 luglio, il Tribunale di Verona ha rigettato la causa risarcitoria intentata dalla Superbeton nei confronti di tre esponenti del Comitato Ambiente Montorio. A comunicare la sentenza del giudice è stato lo stesso comitato che si batte contro la puzza e i rumori fastidiosi generati dall'azienda a Montorio.

La Superbeton aveva chiesto ai tre membri del direttivo del comitato Marco Tosi, Laura Franzon e Alberto Speciale un risarcimento danni per un milione di euro, sostenendo che le proteste del comitato avrebbero causato una diminuzione del fatturato oltre che un danno di immagine ed alla reputazione della ditta. La giudice Cristiana Bottazzi ha però negato che ci sia un qualsiasi nesso tra la mobilitazione dei montoriesi ed il calo del fatturato della Superbeton.
Il comitato ha voluto, inoltre, sottolineare un passaggio della sentenza, in cui si legge: «manca, a monte, la prova del carattere illecito delle condotte attribuite al Comitato Ambiente Montorio, che paiono piuttosto situarsi entro il limite del legittimo esercizio dei diritti di cronaca e critica, nel contemperamento con valori parimenti dotati di copertura costituzionale».

Il giudice, infine, ha condannato la Superbeton al pagamento delle spese legali sostenute dei membri del comitato, calcolate in 23mila euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nessun risarcimento per la Superbeton, giudice dà ragione al comitato

VeronaSera è in caricamento