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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Santa Lucia e Golosine / Via Sommacampagna

Co.Cer Frutta smentisce Flai Cgli: «Nessuna discriminazione dei lavoratori sindacalizzati»

La cooperativa spiega che i turni di lavoro sono equamente distribuiti. E sul caso del recente licenziamento: «I motivi sono i gravi e reiterati atti di insubordinazione e le violenze verbali poste in essere dal socio-lavoratore»

Falso che la cooperativa discrimini chi è iscritto a un sindacato e falso che un socio-lavoratore sia stato licenziato «perché voleva lavorare». La società Cooperativa Cernitrici Frutta (Co.Cer Frutta) di Via Sommacampagna smentisce le accuse di condotta anti-sindacale e di ingiusto licenziamento arrivate da Flai Cgil di Verona.

Venerdì scorso, 14 febbraio, l'organizzazione sindacale scaligera ha organizzato uno sciopero davanti al magazzino della cooperativa in Strada dell'Alpo. E le ragioni della protesta erano sostanzialmente due. Flai Cgil Verona ha accusato Co.Cer Frutta di penalizzare i lavoratori sindacalizzati, impiegandoli meno degli altri quando c'è meno lavoro. E l'altra accusa riguarda il licenziamento di un socio-lavoratore che non avrebbe rispettato i turni imposti dalla cooperativa.

«Circostanze non vere», ha riferito Co.Cer Frutta attraverso il suo legale rappresentante. La cooperativa ritiene infatti di non aver fatto scontare ai soci i cali di lavoro. «I cali di commesse, di cui lo stesso sindacato ha dato atto, e la crisi del mercato hanno implicato l'oggettiva impossibilità di occupare i soci-lavoratori per 40 ore a settimana - ha fatto sapere Co.Cer Frutta - In considerazione dello spirito mutualistico che connota la nostra società, dopo una regolare assemblea generale ordinaria dei soci e la deliberazione dello stato di crisi, per salvaguardare i livelli occupazionali sono stati organizzati turni di lavoro con equa distribuzione delle ore necessarie a portare a termine le commesse ricevute».
Non ci sarebbe dunque alcuna discriminazione ai danni dei soci-lavoratori sindacalizzati. «Lo dimostrano i prospetti delle turnazioni, le quali sono equamente ripartite e rispondono esclusivamente ad esigenze tecnico-organizzative», ha spiegato la cooperativa veronese, la quale contesta anche l'accusa di condotta anti-sindacale, essendosi resa disponibile al dialogo con le parti sociali.
Infine, il caso del licenziamento. «La gravosa decisione di procedere al licenziamento di un socio-lavoratore è stata dettata dalle mancanze di quest'ultimo, in spregio delle indicazioni datoriali ed con condotte che hanno anche richiesto l'intervento delle forze dell'ordine - conclude Co.Cer Frutta - I motivi del licenziamento sono i gravi e reiterati atti di insubordinazione e le violenze verbali poste in essere dal socio-lavoratore».

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