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Attualità Porto San Pancrazio / Via Nicolò Giolfino

Nascerà all'ex Croce Rossa Italiana, la prima cittadella degli studenti di Verona

Il Comune di Verona ha mostrato il progetto pensato dalla proprietà per l'edificio situato in via Giolfino, tra porto San Pancrazio e il polo universitario. «L'idea di trasformare questi spazi in uno studentato è perfetta», ha detto il sindaco Sboarina

Per oltre mezzo secolo è stato il centro logistico di tutto il nord est della Croce Rossa Italiana. Da qui partivano gli aiuti per rispondere ad emergenze, calamità e bisogni specifici.
È il grande e suggestivo edificio situato a Verona in via Giolfino, tra porto San Pancrazio e il polo universitario, che dopo la dismissione circa un anno fa da parte della Croce Rossa Italiana, si appresta a diventare la cittadella degli studenti.

Inserito tra le proposte da valutare nell'ambito della Variante 29, il Comune di Verona riferisce che il progetto presentato dalla proprietà sfrutta appieno la struttura dell'immobile e il buono stato di conservazione ma soprattutto la sua posizione, a dir poco strategica.

La visita negli spazi interni-2

In linea d'aria si trova a poche decine di metri dal polo Universitario e dall'area delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta, in parte già adibiti a servizi universitari e in cui ne sorgeranno di nuovi a breve, sottolineano da Palazzo Barbieri, compreso il grande polmone verde che si allargherà fino al bastione delle Maddalene. Lì vicino si lavora anche per ultimare Adige Docks, la cittadella dello sport di livello europeo che nascerà negli ex magazzini ferroviari della stazione di Verona est, con servizi e collegamenti ciclopedonali pensati proprio per il popolo universitario.
E a proposito di 'spostamenti', viene evidenziata la fortuita vicinanza dell'immobile con la stazione di Porta Vescovo, ma anche con le nuove infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile che sono parte integrante sia del progetto Adige Docks che della riqualificazione in atto all'ex Passalacqua.
Una serie di elementi, quindi, a vantaggio della soluzione progettuale prospettata per questa vasta area, il cui recupero alzerà il livello di servizi offerti agli studenti universitari ma anche la qualità della vita di questa zona della città.

Veduta esterna dell'edificio.-2

L'IMMOBILE - Costruito a fine Ottocento, l'edificio è stato all'inizio utilizzato come magazzino ferroviario a servizio della Stazione di Porta Vescovo. Successivamente è diventato luogo di deposito per le attività produttive adiacenti, fino ad essere scelto, dopo la Seconda guerra mondiale, come centro logistico della Croce Rossa Italiana, a servizio di tutto il nord est del Paese.
Un'attività durata molti decenni, fino alla dismissione circa un anno fa e il trasferimento della sede operativa della CRI a Padova.
La superficie totale dell'area è di 8 mila metri quadrati, quella coperta di circa 3200. Oltre al valore storico, l'immobile vanta anche elementi architettonici da tutelare, ragione per cui il progetto definitivo terrà conto anche delle valutazioni della Soprintendenza.

IL PROGETTO - È sempre il Comune a riferire che la manifestazione di interesse presentata nell'ambito della Variante 29, prevede la realizzazione di una vera e propria cittadella degli studenti, con alloggi che possono essere sia stanze o bilocali dotati di cucina propria, e soprattutto con tutti quei servizi di cui gli universitari hanno bisogno lontano da casa: mensa, lavanderia, biblioteca, palestra, sala tv, caffetteria, piccoli shop, spazi esterni. Una proposta che intende sfruttare la struttura esistente dell'edificio, due piani sopra terra di cui uno solo parzialmente seminterrato, con un grande cortile interno che verrebbe recuperato come grande spazio verde che delimita la piazza ipogea recuperata al centro ma al piano interrato, per un elemento di apertura dal basso verso l'alto e di continuità tra i vari livelli. Si ipotizzano spazi per circa 300 studenti.

Lunedì sul posto si sono recati il sindaco Federico Sboarina e l'assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. A guidarli nel sopralluogo c'erano, per conto della proprietà, il progettista architetto Massimo Casali e Amedeo di Stefano in rappresentanza di ADS Gruppo Immobiliare, realtà toscana specializzata nello sviluppo di soluzioni per studenti universitari che ha già realizzato progetti simili a Firenze, Pisa e Bologna.

Un momento del sopralluogo nel cortile esterno dell'edificio-2

«Una proposta più che interessante, tanto più se si considera il contesto in cui si inserisce - afferma il sindaco -.Un edificio di valenza storica la cui posizione lo rende strategico per dare ancora più valore alla nostra università. L'idea di trasformare questi spazi in uno studentato è perfetta, un progetto che andrebbe a ricucire il quartiere di Veronetta e tutta la zona più vissuta dagli studenti con questa parte della città. Non dimentichiamo a poche decine di metri da qui, con Adige Docks, la città avrà anche la sua cittadella dello sport, con servizi e attività che andranno a beneficio degli studenti oltre che di tutti gli sportivi. Questa è la Variante 29, oggi abbiamo un'altra significativa esemplificazione delle opportunità legate a questo strumento, cucitura del tessuto urbano e creazione di servizi che oggi non ci sono. In quanto ai tempi - ha concluso il sindaco -, stiamo andando davvero veloci, la Variante 29 è una priorità assoluta, gli spazi che aspettano di essere riqualificato sono davvero tanti».

«Un progetto che unisce il fascino del passato alle nuove esigenze legate al futuro - ha detto l'assessore Segala -. Le potenzialità di questa struttura sono davvero molte e ben illustrate nella proposta già presentata. Bella l'idea di creare una piazza aperta al piano interrato, che si apre fino al cortile principale. Un elemento che darà luce a tutti gli interni valorizzandone le parti architettonicamente più di pregio».

Scarica il progetto di riqualificazione dell'ex Croce Rossa di via Giolfino

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