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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cinta magistrale di Verona: trasferita dal Demanio al Comune la I° parte

Palazzo Barbieri, dal 22 maggio, è proprietario a pieno titolo del tratto di cinta magistrale esterna tra via porta Catena, viale Colombo, la caserma ‘Riva di Villasanta’ e i bastioni della cinta magistrale

La cinta magistrale diventa di proprietà del Comune. Il trasferimento della prima porzione di cinta dal Demanio al Comune è stato sottoscritto mercoledì, in municipio, dal sindaco e dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Dario Di Girolamo.

Un tassello importante nel percorso di acquisizione da parte del Comune dei compendi demaniali dello Stato, di cui Verona è molto ricca, che vanno dagli ex forti militari alle Porte d’ingressi alla città, per arrivare all’imponente cinta muraria.

Nello specifico, il Comune è dal 22 maggio il proprietario a pieno titolo del tratto di cinta magistrale esterna tra via porta Catena, viale Colombo, la caserma ‘Riva di Villasanta’ e i bastioni della cinta magistrale. Una superficie di oltre 6 ettari, per un valore quantificato dal Demanio di quasi 7 milioni di euro.

Se il trasferimento dei siti demaniali può dirsi quasi completato (il 90 % dei siti militari è già del Comune), quello per la cinta muraria comincia a concretizzarsi solo ora, ma l’intenzione dell’Amministrazione è di procedere speditamente per ottenere nel più breve tempo possibile anche la seconda porzione di mura, quella compresa tra via Vittime Civili di Guerra fino al parcheggio di Porta Palio, in cui si trovano anche le piscine comunali.

Soddisfatti della nuova acquisizione il sindaco e l’assessore al Patrimonio, che vedono aumentare considerevolmente i compendi militari di proprietà del Comune. Un onere, perché si tratta senza dubbio di beni da valorizzare e che richiedono una continua manutenzione, ma anche un onore, perché possono godere di una gestione immediata, senza mediazioni.

Il trasferimento di immobili demaniali è iniziato nel dicembre 2012 con l’accordo di valorizzazione previsto dalla normativa sul “Federalismo demaniale”. Un provvedimento che ha come obiettivo quello di liberare lo Stato dalla gestione di immobili che non utilizza più, trasferendoli a titolo gratuito agli enti locali, con precisi vincoli di gestione.

Dal 2013 ad oggi, il Comune ha acquisito infatti Forte Caterina, una parte del compendio di Castelvecchio, Forte Lugagnano, Forte Preare a Montorio, Forte Sofia, la vasca dell’Arsenale, la 1^ Torricella Massimiliana e le Porte cittadine, San Zeno, Palio, Nuova, Vescovo e San Giorgio.

Ora è partita la procedura per il passaggio della cinta magistrale, che si sviluppa su oltre 10 chilometri e comprende torri, rondelle, bastioni, fossati e terrapieni.

«Un traguardo davvero importante per la città di Verona – ha detto il sindaco -. Oggi possiamo dire che le mura cittadine sono davvero nostre, anche se nella percezione comune lo erano già. Ciò significa che possiamo gestirle più liberamente, senza dover dialogare con il Demanio, facilitando e accelerando quel processo di valorizzazione che è tra le priorità dell’Amministrazione».

«Questo passaggio è frutto della sinergia tra Comune e Demanio e della condivisione di obiettivi seri e sostenibili nel tempo – ha aggiunto l’assessore al Patrimonio -. L’interesse dei cittadini verso i compendi di architettura militare presenti in città è davvero altissima. Lo dimostrano le continue proposte e segnalazioni da parte di enti e associazioni ma anche il successo delle visite organizzate nei forti, con il tutto esaurito ad ogni giornata di apertura».

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