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CIF Scavi Scaligeri, Grenze e università uniti per la fotografia contemporanea: a Verona arriva "Tank2"

Fotografia: produzione e fruizione. Com’è cambiato l’approccio con i devices? Dal 3 febbraio a Verona docenti, studiosi e ricercatori incontreranno fotografi di fama internazionale

Leggere, interpretare e capire generi, temi e linguaggi della fotografia contemporanea in tutte le sue forme e significati, nell’ottica anche di una comunicazione fatta con smartphone e tablet. È questo l’obiettivo di "Tank2 – incontri sulla fotografia contemporanea", seconda edizione del ciclo di appuntamenti ad ingresso libero che partirà venerdì 3 febbraio, organizzata dal Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri del Comune di Verona con Grenze - Arsenali Fotografici e Contemporanea dell'università di Verona, la piattaforma transdisciplinare sui linguaggi della contemporaneità, che promuove l'interazione tra ricerca e società civile.

"Tank2" nasce infatti dall’esigenza di definire identità, natura e necessità della fotografia in un contemporaneo caratterizzato dal digitale e dai social media, cambiandone ruolo e funzione. Un percorso di sette talk che ne metteranno in risalto le buone pratiche, affrontando tematiche come la postfotografia, il rapporto tra fotografia e teatro come parte del processo creativo, quali sono le responsabilità di un curatore o come trattare un archivio. E ancora la fotografia di paesaggio, quella che racconta la storia, per chiudere con una tavola rotonda dedicata al Kosovo e come rielaborare il trauma della crisi che ancora oggi attanaglia quel paese.

«In un momento di cambiamento della fruizione e della produzione di immagini anche di ottima qualità tramite mobile photography, si trasforma anche il rapporto con la fotografia - ha detto l’assessora alla cultura Marta Ugolini -. Un momento storico ricco ed interessante, perciò è fondamentale stare al passo, e continuare a studiare e osservare questo mondo in evoluzione. Ben venga dunque questa seconda edizione di Tank, così come la collaborazione con la piattaforma Contemporanea dell’università. Sempre importante inoltre è il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, un polo culturale molto amato dalla nostra città che, anche se da diverso tempo è chiuso, ha continuato la propria attività di lavoro e di diffusione della cultura della fotografia».

Protagonisti saranno i docenti, studiosi e ricercatori, Elio Grazioli, Federico Leoni, Riccardo Panattoni dell'Università di Verona, Samantha Marenzi dell'Università Roma3, Mariagrazia Villa dell'Università IUSve, Luce Lebart, Arianna Rinaldo e Padre Benedetto di Amici di Decani. Tra i fotografi parteciperanno grandi nomi internazionali come Silvia Camporesi, Tano D'Amico, Giovanni Cocco, Federica Troisi e il regista Dušan Milić. Moderatori saranno galleristi, critici, studiosi e curatori esperti del settore. Gli incontri si svolgeranno presso la Biblioteca Civica di Verona - Sala Farinati ad ingresso libero e presso l'aula SMT06 del Santa Marta di via Cantarane 24. Per informazioni, Centro Internazionale di Fotografia - Scavi Scaligeri Tel. 045 8013732, scaviscaligeri@comune.verona.it, https://scaviscaligeri.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=42705, Grenze-Arsenali Fotografici Tel. 327 7341027, grenze.arsenali.fotografici@gmail.com.

L’evento è stato presentato lunedì mattina in Sala Arazzi dall’Assessora alla Cultura Marta Ugolini. Sono intervenuti la presidente di Grenze Arsenali Fotografici Francesca Marra, il direttore del Festival Grenze Arsenali Fotografici Simone Azzoni e la delegata al Public engagement dell’università di Verona Olivia Guaraldo. «È meraviglioso – sottolinea Simone Azzoni - poter lavorare a quattro mani con gli Scavi Scaligeri, confrontarsi e far parte di un progetto formativo e di un’attenzione che l’assessorato alla cultura ha per una grammatica necessaria per leggere il linguaggio fotografico. Rinnoviamo questo impegno e questa responsabilità anche in questa seconda edizione, inquadrando la contemporaneità della fotografia attraverso l’università, dove si fa ricerca sull’immagine e sul suo ruolo nella comunicazione rispetto ad altri oggetti comunicativi o iconografici, attingendo a competenze metodologiche».

«Gli appuntamenti del ciclo Tank, il cui primo sarà ospitato proprio in ateneo, si inseriscono in una collaborazione particolarmente articolata e fattiva tra il Comune di Verona e la nostra università per dare sempre più corpo al progetto di Verona città universitaria - spiega il magnifico rettore Pier Francesco Nocini -. In particolare, la collaborazione con Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri del Comune di Verona e con Grenze - Arsenali Fotografici tiene conto dell'importanza trasversale del linguaggio fotografico, che rientra perfettamente nella mission di Contemporanea, la piattaforma transdisciplinare promossa dall’ateneo di Verona, tenendo conto dell'impegno culturale che, in accordo con il Comune, stiamo portando avanti sul quartiere di Veronetta».

«I due eventi di inizio e fine ciclo, che si svolgeranno a Santa Marta, danno il senso di quello che stiamo facendo – afferma Olivia Guaraldo - cioè fare rete, la chiave del successo di tutte queste iniziative. Le tematiche di questo ciclo di Tank sono belle ed interessanti, ed incrociano Contemporanea, che crediamo debba essere compresa attraverso la complessità e la novità di quello che rappresenta, cioè la visione di quello che un’università giovane come la nostra dovrebbe fare».

Tank

La tank per sviluppo fotografico è un contenitore a tenuta di luce, usato nel trattamento chimico delle pellicole fotografiche in striscia nelle altezze dei formati più diffusi. Consentono il trattamento di una pellicola alla volta, quindi adatto soprattutto a fotografi “analogici” dilettanti o professionisti, che desiderino avere il controllo totale sul processo, a partire appunto dal trattamento della pellicola.      

Il programa della seconda edizione

Il primo incontro sarà il 3 febbraio alle ore 18.30 all'aula SMT06 Santa Marta. Elio Grazioli e Federico Leoni parleranno di "Fotografia e postfotografia". «Se l'immagine non è più immagine di una realtà, ma immagine di un'altra immagine, allora è il nostro stesso modo di fare esperienza e di pensarci come soggetti ad attraversare una radicale metamorfosi», si chiede Federico Leoni. «L'immagine, in altri termini, non è più il sottile diaframma che, somigliando da un lato alla realtà e dall'altro al nostro pensiero della realtà, divide il mondo dalla nostra mente e la nostra mente dal mondo». Per Elio Grazioli «postfotografia, metafotografia, oltrefotografia sono denominazioni per diverse interpretazioni del ruolo della fotografia nella situazione attuale. I sociologi ne hanno studiato i caratteri, gli artisti ne hanno preso atto, hanno inventato nuovi modi di rapportarvisi, nuove forme per risignificarla».  

Il 24 marzo alle ore 17.30 in Sala Farinati Samantha Marenzi studiosa del rapporto tra arti performative e fotografia parlerà del dialogo tra immagine e scena.

Da Parigi Luce Lebart il 14 aprile alle ore 17.30 in Sala Farinati, la curatrice internazionale, fresca dell'incarico di direzione artistica di Fotografia Europea parlerà delle molte vite dell'archivio.  

Il 28 aprile alle ore 17.30 sempre in Sala Farinati, Arianna Rinaldo traccia una mappa per capire e distinguere, muoversi e scegliere tra festival reali e virtuali, piattaforme ed eventi del panorama internazionale dedicato alla fotografia.

 Il 5 maggio alle ore 17.30 al Museo di Storia Naturale ci sarà Silvia Camporesi per fare il punto sulla fotografia di paesaggio dopo Luigi Ghirri.  

Fotografia e rivoluzione, fotografia e racconto della storia sarà il tema del dialogo tra Tano D'Amico e Mariagrazia Villa il 26 maggio alle ore 17.30 in Sala Farinati: "Gli occhi scomodi. La fotografia dentro la Storia", il titolo dell'incontro. Si parlerà di Kosovo e di come rielaborare con l'immagine il trauma della crisi il 9 settembre alle ore 10 all'università Santa Marta. Il convegno che è parte del Festival Grenze edizione 2023 è una tavola rotonda con: Riccardo Panattoni e Federico Leoni dell'università di Verona – Dipartimento Scienze Umane; Padre Benedetto, Giovanni Cocco, Federica Troisi dell'Associazione Amici di Dečani (Kosovo), Dušan Milić regista, Ettore Napione (Unesco) e Giusi Pasqualini del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri.

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