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"Ciclista illuminato", Fiab: «Le regole sembrano essere un optional»

Rispetto al 2018, l'associazione ha riscontrato un + 20% di biciclette, ma critica il mancato rispetto delle norme: «L’esperienza accumulata anche parlando con le persone che fermiamo ci dice che alla radice c’è un fenomeno culturale»

Ciclista Illuminato” è l’evento organizzato da Fiab Verona per verificare in 4 punti della città l’utilizzo delle luci di sera da parte dei ciclisti. Un'occasione che l'associazione sfrutta anche per regalarne a chi ne è sprovvisto e ne ha bisogno, promuovendo così una cultura della sicurezza. 

La nona edizione ha intanto un dato per noi positivo, abbiamo contato il 20% in più di ciclisti rispetto al 2018 - spiega l'associazione -. Per il resto la costante diminuzione dei ciclisti completamente spenti dal 2011 in poi segna il passo, anche se in compenso siamo arrivati a un 40% di ciclisti sostanzialmente in regola partendo da un 26% del 2011.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? L’esperienza accumulata anche parlando con le persone che fermiamo ci dice che alla radice c’è un fenomeno culturale - prosegue Fiab -. La stessa faccia del fenomeno “vado in monopattino dove e come voglio”, “guido l’auto scrivendo messaggini al cellulare”. Le regole sono dunque un optional, soggettive e non oggettive e non qualcosa che serve per convivere tutti meglio ed in maggiore sicurezza.

La sicurezza stradale passa dunque in primis dal rispetto delle regole da parte di tutti, cosa da sempre cara a Fiab Verona; ma, soprattutto per la salvaguardia dell’utenza debole, come i pedoni e i ciclisti, richiede una riflessione più ampia sulla mobilità in ambito urbano, per incentivarvi gli spostamenti attivi e disincentivarvi quelli a motore quando non necessari, specie i più brevi - conclude -. A tale proposito, cogliamo l’occasione per segnalare che stiamo organizzando per la primavera un evento pubblico sul tema.

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