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Attualità San Michele / Via Luigi Rossi

Col progetto "Ci sto? Affare fatica!" colorato il giardino di Via Rossi a Verona

I giovani volontari si sono impegnati a riqualificare uno stabile del quartiere di San Michele Extra, in uno dei circa quaranta siti delle otto circoscrizioni comunali interessate dal progetto

C'è chi dipinge di blu le ali di una farfalla, mentre una ragazza ha le mani tutte verdi perché ha terminato la chioma di un albero. Accanto a lei un altro ragazzo sta ritoccando un fiume con l'azzurro. Tutti sorridenti, con tanto entusiasmo, divertendosi, ma anche consapevoli di fare bene alla città di Verona e ai veronesi.
A testimoniare l'ennesima riuscita del progetto "Ci sto? Affare fatica!", iniziato il 14 giugno e che terminerà il 30 luglio, è stato il sopralluogo fatto al giardino in Via Rossi a San Michele Extra dall'assessore ai giardini Marco Padovani, dal coordinatore del progetto e membro della Cooperativa Energie Sociali Cristiano Bolzoni, e dalla responsabile gestione e sviluppo risorse umane del Gruppo Pittini dottoressa Micaela Di Giusto, a rappresentare la fondazione del gruppo che ha dato un importante e determinante supporto economico al progetto.
I ragazzi erano impegnati a riqualificare uno stabile all’interno di un giardino nella settima circoscrizione, uno tra i circa quaranta siti nelle otto circoscrizioni comunali nei quali intervengono i quasi quattrocentocinquanta ragazzi che hanno deciso di darsi da fare aderendo al progetto indossando la maglietta rossa che lo rappresenta.

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«È un progetto importante, che si svolge da tre anni a questa parte, e che sta coinvolgendo circa quattrocento ragazzi - ha detto Padovani - È il proseguimento di quello fatto negli anni scorsi, e sta ottenendo molto successo, grazie anche agli interventi dei privati a sostegno del progetto stesso. I ragazzi partecipanti si stanno dimostrando essere un valore aggiunto per tutti noi, perché sono bravi nel dare l’anima per la cura e il decoro della loro città».
«La neonata Fondazione Gruppo Pittini, rappresentata sul territorio da Acciaierie di Verona - ha spiegato la dottoressa Di Giusto - si fonda su tre pilastri: la formazione, la solidarietà e il territorio. Tutti e tre sono stati individuati quando ci è stato presentato il progetto, a nostro avviso molto educativo per i ragazzi, che possono acquisire delle competenze ma anche fare squadra, mettersi in gioco e sviluppare un senso di responsabilità nei confronti del territorio nel quale vivono».
«A Verona siamo due cooperative che collaborano con il Comune: Energie Sociali e L'Albero - ha concluso il coordinatore del progetto Bolzoni - Ci occupiamo di tutte le circoscrizioni con circa 450 ragazzi partecipanti a fronte di più di 1.000 richieste di iscrizioni. Ogni settimana sono attivi circa 100 ragazzi nella città di Verona».

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