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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Dopo quasi 10mila ore di lavoro, finita l'esperienza dei volontari di "Ci sto? Affare fatica!"

I 445 ragazzi tra i 14 e 19 anni che hanno aderito al progetto, in sei settimane, si sono impegnati nelle otto circoscrizioni di Verona in opere di rigenerazione urbana

In un mese e mezzo hanno sistemato giardini e panchine, colorato muri abbandonati trasformandoli in piccole opere d’arte, ripulito cortili da est a ovest della città. Sono i 445 ragazzi del progetto "Ci sto? Affare fatica", voluto dal compianto assessore Stefano Bertacco e giunto alla terza edizione consecutiva. Un'iniziativa che, in sei settimane, ha visto spuntare nelle otto circoscrizioni 40 mini cantieri di rigenerazione urbana, dove gli adolescenti, dai 14 ai 19 anni, hanno potuto investire il loro tempo per dedicarsi al bene comune. Ben 9.845 le ore di lavoro effettuate dai ragazzi, seguiti da 21 tutor delle cooperative Energie Sociali e L’Albero, giovani tra i 20 e i 30 anni adeguatamente formati per guidare le loro piccole squadre.

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(I punti dove i volontari sono intervenuti a Verona)

Nella giornata conclusiva del progetto, i volontari hanno ricevuto un diploma di partecipazione a Palazzo Barbieri. Presenti il sindaco Federico Sboarina, gli assessori ai servizi sociali Maria Daniela Maellare, al decentramento Marco Padovani e all'informatica Stefano Bianchini, così come i rappresentanti delle otto circoscrizioni cittadine. Insieme a loro, il presidente della cooperativa L’Albero Francesco Righetti e il referente di Energie Sociali Cristiano Bolzoni. Oltre ai rappresentanti di due sponsor, Marta Cenzi per Fondazione Cariverona e Antonina Lauretta per Leroy Merlin. L'iniziativa è sostenuta anche da Calzedonia, Agsm, Fondazione Gruppo Pittini, MigForYou. E collaborano anche Amia, Acque Veronesi, RadioTaxi, Colorchimica, Protezione Civile e numerose associazioni del territorio.
Tra le novità del 2021, la possibilità per i ragazzi di vedersi riconosciuti i crediti Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) richiesti dal curriculum scolastico. Un'opportunità colta dalle scuole Fracastoro, Messedaglia, Maffei, Montanari, Agli Angeli e Nani. I ragazzi hanno così conseguito 30 crediti per una settimana di lavoro e 4 momenti formativi, 3 online e uno in presenza all’Arsenale, durante i quali sono state elaborate idee progettuali per i quartieri di residenza.
L'altra possibilità, invece, era avere il classico "buono fatica" del valore di 50 euro settimanale da spendere nei negozi convenzionati.

I cantieri del progetto quest'anno si sono incrociati anche con i patti di sussidiarietà. Cittadini e ragazzi hanno collaborato insieme in diverse zone della città, dall'area verde di Palazzo Bocca Trezza di Veronetta a Villa Are sulle Torricelle, dove gli adolescenti coinvolti potevano arrivare grazie al buono-viaggio riconosciuto da RadioTaxi. E poi ancora hanno collaborato con le prime azioni dello Urban Innovative Actions Steps, progetto europeo per la terza Circoscrizione, valorizzando alcuni luoghi dedicati alla mobilità sostenibile e all’aggregazione. Infine, tanti murales, opere di street art che i giovani hanno realizzato sotto la guida di artisti, impegnandosi così in interventi di decoro a maggiore impatto visivo, attraverso forme di espressione più vicine a loro.
Un progetto che ha messo in moto una squadra numerosa, in grado di far rete per il bene comune, investendo sui talenti e le energie delle nuove generazioni. E che da Verona si è allargato ad altri 15 Comuni della provincia. Altri giovani, infatti, hanno potuto partecipare alle attività promosse a San Giovanni Lupatoto, Villafranca, Buttapietra, Castel D'Azzano, San Bonifacio, Vigasio, Cerea, Legnago, Isola della Scala, San Martino, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea, Casaleone, Mozzecane e Gazzo Veronese.

«Vedere tutti questi giovani pronti a darsi da fare per migliorare i loro quartieri ci riempie di orgoglio e di speranza - ha detto il sindaco Sboarina - Hanno scelto di occupare il loro tempo estivo per fare qualcosa di utile per la città dove vivono, da protagonisti, in maniera attiva. È questo il messaggio che vogliamo si diffonda a macchia d’olio. È questo il modo per prevenire o contrastare quelli che sono invece i fenomeni negativi come il bullismo e le baby gang. È uno dei progetti di cui andiamo più orgogliosi, una idea che ha un nome e cognome, Stefano Bertacco. Lo ringrazieremo sempre per aver avviato questo motore di cittadinanza attiva per le nuove generazioni».
«Imparare ad avere cura e maggior consapevolezza del bene comune, della comunità, è questo uno dei primi obiettivi del progetto - ha aggiunto Maellare - Siamo entusiasti di vedere che ogni anno sempre più giovani si iscrivono, il fatto che di edizione in edizione si allarghi anche la rete dei Comuni aderenti permette di aumentare anche la disponibilità dei posti. Fondamentale è poi il coinvolgimento di tutto il territorio per offrire ai giovani un’esperienza formativa efficace, che concretizzi anche interventi utili per migliorare tanti spazi verdi e aree pubbliche».
«Li abbiamo visti impegnati dalla fine delle scuole ad oggi in tanti piccoli cantieri - ha concluso Padovani - Si sono presi cura di numerosi angoli dei nostri quartieri e delle circoscrizioni, portando a temine quei lavori che sono effettivamente alla loro portata ma che difficilmente l'amministrazione comunale potrebbe seguire in così poco tempo. Grazie invece all’innesco di questo dinamismo sul territorio, associazioni, volontari, giovani, insieme alle cooperative, dimostrano che fare squadra è sempre vincente».

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