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A Verona il primo centro estivo dedicato a bambini e ragazzi autistici organizzato dal Comune

Si svolgerà presso la scuola dell’Infanzia Villa Colombare per dare supporto alle famiglie anche in estate quando gli istituti scolastici sono chiusi: «Chi ha un bimbo o un ragazzo affetto da autismo sa cosa vuol dire non avere punti di riferimento stabili come la scuola. L'estate diventa quindi il periodo più difficile da gestire», spiega la consigliera comunale Laura Bocchi

Parte il primo centro estivo per bambini e ragazzi autistici organizzato dal Comune di Verona. Si chiama "E-state con ANTS" e concretizza l'esperienza realizzata l'anno scorso in via sperimentale dall'associazione ANTS per l'autismo, con il supporto di Diocesi e Comune. Quest'anno l'Amministrazione ha deciso invece di partecipare all'organizzazione del progetto, una risposta concreta per i giovani affetti da autismo e le loro famiglie, che si inserisce nell'ampio filone di iniziative promosse dal Comune a favore dell'autismo. Si tratta di un progetto pilota, un “centro estivo speciale” di cui beneficeranno circa 50 bambini/e e ragazzi/e con autismo dai 4 ai 25 anni, aderenti all’associazione, e le loro famiglie.

L’iniziativa si svolgerà dal 5 luglio al 13 agosto negli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione presso la scuola dell’Infanzia Villa Colombare (Via Castello S. Felice, 6), in un ambiente di particolare bellezza e quiete per la sua collocazione nel verde delle Torricelle, a due passi dalla città ma lontano da ogni elemento di disturbo esterno. Il Comune di Verona collaborerà inoltre attraverso la fornitura del servizio mensa per gli ospiti del Centro Estivo.

Le attività previste sono quelle dei tradizionali grest estivi: laboratori di pittura, arte, musica e cucina; realizzazione di piccoli progetti di assemblaggio, etichettatura, smistamento minuteria; laboratori di piccole attività di orto in cassetta e di abilità sociali. Non mancherà naturalmente la psicomotricità all’aperto. Gli psicologi che collaborano con ANTS si occuperanno di adattare, strutturare, monitorare le attività svolte. Fondamentale è il lavoro di rete tra famiglie, psicologi, educatori e terapeuti di riferimento, che permetterà di garantire il benessere del bambino/ragazzo, in un rapporto educativo 1/1. A supporto del progetto è prevista la presenza di volontari, che già partecipano alle attività associative e che saranno formati e affiancati dagli psicologi coinvolti.

ANTS si occuperà di garantire il coordinamento e il monitoraggio dell’intero progetto, che sarà supervisionato dell’equipe del Centro Regionale per l’Autismo di Verona (Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona), con l’intento di diventare un modello di intervento qualificato. Il Centro gode anche del sostegno dell’Ulss 9 di Verona, che grazie alla collaborazione instaurata con ANTS in questi anni, attraverso i Servizi per l’Integrazione Scolastica (SIS) e Territoriale (SIT) metterà a disposizione l’assistenza di operatrici socio sanitarie che già seguono molti dei bambini/ragazzi in questione durante l’anno nel contesto scolastico.

Un'opportunità per le famiglie che hanno una persona con autismo, per le quali il periodo estivo è sicuramente uno dei più difficili. Spesso, infatti, molti dei bambini e ragazzi con questa problematica non sono in grado di partecipare alle tipiche attività estive organizzate dalle varie realtà del territorio, sia a causa dell’utenza troppo numerosa sia per la necessità di una strutturazione specifica, adeguata alle loro caratteristiche. Per ulteriori informazioni è possibile contattare ANTS per l’Autismo APS, tel. 349 3998470, e-mail: info@ants-onlus.it.

Sboarina: «Verona sempre più città amica delle persone affette da disturbi dello spettro autistico»

Il progetto è stato presentato dall'assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare. Presenti il vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti, il consigliere comunale Laura Bocchi, membra di Ants e sostenitrice di molte iniziative per l'autismo, il prof. Leonardo Zoccante, coordinatore del Centro Regionale per l’Autismo di Verona, il direttore Servizi Socio Sanitari ULSS 9 Scaligera Raffaele Grottola e la presidente di ANTS Federica Costa. «Un ulteriore passo avanti nell'importante percorso che fa di Verona "Città amica delle persone affette da disturbi dello spettro autistico" – ha detto il sindaco Federico Sboarina a margine della conferenza stampa -. Chi ha bambini piccoli e giovani in età scolare, sa quanto l'estate possa rappresentare un periodo difficile da organizzare per conciliare lavoro e famiglia. Piccoli problemi che diventano enormi laddove il normale centro estivo non dia le risposte sufficienti e adeguate, come nel caso dei bambini e ragazzi autistici. Per loro servono progetti inclusivi ma mirati, organizzati secondo indicazioni scientifiche e con personale formato. Non si può improvvisare, ne va della loro salute e di chi gli sta accanto. In linea con il percorso già attuato, abbiamo deciso pertanto di affiancare l'associazione ANTS co-organizzando il centro estivo, una risposta concreta alle esigenze delle famiglie, oltre che un progetto che ancora una volta vede la luce grazie alla capacità di Verona e delle sue istituzioni e associazioni di fare rete».

L'assessore Maellare ha quindi aggiunto: «Dopo l'avvio sperimentale dello scorso anno, il progetto trova continuità nella proposta presentata oggi, un'offerta qualificata che si avvale del supporto dell'Ulss 9 Scaligera e del Centro Regionale per l'Autismo, un'eccellenza in tale ambito che tutta Italia ci invidia. Mai come quest'anno, profondamente segnato dalla pandemia, sentiamo forte il bisogno di aiuto da parte delle famiglie, a cui non manchiamo di dare tutto il supporto possibile». Mons. Zenti a sua volta ha commentato: «Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla sua attenzione verso i più fragili. Tutti hanno il diritto di esprimersi al meglio, e una comunità civile è quella che fornisce a tutti le stesse opportunità. Questo progetto è una risposta immediata ad un problema, ed è ciò che deve fare un'Amministrazione, risolvere le questioni in tempo reale». 

La consigliera comunale Laura Bocchi ha elogiato l'iniziativa: «Chi ha un bimbo o un ragazzo affetto da autismo sa cosa vuol dire non avere punti di riferimento stabili, come la scuola. L'estate diventa quindi il periodo più difficile da gestire, ecco perché ringrazio l'Amministrazione per aver colto l'importanza di questa iniziativa, che permette ai ragazzi un'integrazione vera, a contatto con i loro compagni e soprattutto seguiti da personale qualificato». In conclusione, anche il prof. Zoccante ha sottolineato l'importanza della proposta: «Valore aggiunto di questa iniziativa è che vengono scrupolosamente seguite le indicazioni della comunità scientifica in ambito autistico. Resta fondamentale la sinergia tra associazioni e istituzioni, che è uno dei principali compiti del Centro Regionale per l'autismo. Con progetti come questo e Welcome Blu, Verona si sta garantendo la capacità di gestire le persone affette da autismo e le loro famiglie nel migliore dei modi possibili".

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