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Censimento a Verona, il Comune: «Rifiuti e diffidenza ma rispondere è un obbligo». Sanzioni fino a 2 mila euro

Sono tremila le famiglie di Verona coinvolte nel campione per il rilevamento della popolazione nel censimento Istat, ma i tassi di risposta sono bassi e c'è chi è passato anche agli insulti

C’è chi chiama gli uffici comunali chiedendo «se è veramente obbligatorio», mentre alcuni «non aprono la porta ai rilevatori pur essendo visibilmente in casa». Qualcun'altro invece «ha preferito pagare la sanzione, se non addirittura chiamare le forze dell'ordine o peggio passare agli insulti». Sono alcune delle reazioni dei cittadini veronesi denunciate in una nota del Comune di Verona, manifestatesi davanti all'adempimento civico del censimento, condotto dall'Istat, al quale, ricorda palazzo Barbieri, «è obbligatorio sottoporsi». In caso di mancata partecipazione, fa sapere sempre il Comune, scatteranno le sanzioni, che vanno da un minimo di 206 euro ad un massimo di 2.065 euro.

Dall'1ottobre è in corso il rilevamento 2021 della popolazione, che a Verona coinvolge un campione di oltre 3 mila famiglie. I rilevatori che, dopo tutti gli avvisi ufficiali inviati, stanno andando casa per casa riscontrando più di un problema, dovuto soprattutto alla diffidenza, ma anche alla mancata conoscenza sulle finalità del censimento. Innanzitutto, va ricordato che, per garantire la privacy, il rilievo deve essere fatto «solo in presenza e non telefonico». Inoltre, non essendo un’indagine della Guardia Finanza ma un questionario anonimo, censire una badante convivente o dichiarare la proprietà dell’alloggio «non ha alcun rilievo a livello fiscale».

Infatti, una volta inviati all’Istat, i dati anagrafici vengono separati da tutti gli altri, in modo da raggiungere l’obiettivo finale, cioè «una fotografia dell’area censita», contribuendo a dare a Verona un ruolo importante a livello nazionale. Nell’edizione 2019 infatti (nel 2020 non si è fatto il censimento), Verona è risultata la città più popolosa del Veneto, con 259mila abitanti, superando per la prima volta anche Venezia. Attualmente, in città il tasso di risposta è del 69% per la rilevazione "areale" (l’indagine in cui vengono rilevate tutte le famiglie presenti in alcune parti di territorio estratte dall’anagrafe), che scadrà il 18 novembre e per la quale i 18 rilevatori stanno sollecitando il contatto per l'intervista alle famiglie dei civici campione. È invece del 24% il tasso di risposta per la rilevazione "da lista" in scadenza il 23 dicembre, ovvero per le famiglie e i relativi alloggi individuati all’interno di un elenco estratto dal Registro Base degli Individui dell’Istat. In questo caso, i dati vengono acquisiti tramite compilazione del questionario digitale, per la quale ISTAT ha inviato la scorsa settimana le lettere di sollecito alle famiglie campione.

Modalità del censimento

Da ottobre i destinatari possono procedere alla compilazione del questionario secondo le seguenti modalità: collegandosi direttamente al sito internet dell’istituto di rilevazione e inserendo le credenziali presenti sulla missiva, fino al 13 dicembre. Inoltre, tramite il Centro Comunale di Raccolta dell’Ufficio Comunale di Censimento telefonando ai seguenti numeri 0458077219 oppure 0458077871 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13 o scrivendo a statistica@comune.verona.it, per fissare un appuntamento o procedere all’intervista telefonica, fino al 23 dicembre.

Per tutte le informazioni, si può consultare il sito dell’Istat al link www.istat.it/it/censimenti-permanenti/popolazione-e-abitazioni e dal sito del Comune di Verona. Inoltre, fino al 23 dicembre, è a disposizione dei cittadini il numero verde Istat 800 188 802, attivo tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 21. Infine, si può scrivere a censimentipermanenti.popolazionelista@istat.it. Si ricorda che, dall’8 novembre, secondo le indicazioni ISTAT, gli uffici comunali preposti saranno autorizzati a sollecitare la popolazione, richiamandola, anche tramite contatto telefonico, all’obbligo di compilazione del questionari. 

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