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Processo Ruby, l'avvocato veronese Verzini: «Berlusconi pagò 5 milioni»

L'ex legale di Karima El Mahroug ho deciso di rinunciare all'obbligo del segreto professionale, rivelando anche che l'ex premier sarebbe stato a conoscenza della minore età della ragazza

Dopo lunga ed attenta valutazione, reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby, perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all'obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità.

Parole dell'avvocato veronese Egidio Verzini, che per qualche mese nel 2011 era stato il legale di Karima El Mahroug, alias Ruby Rubacuori, nel processo che vedeva imputato Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile. Berlusconi fu condannato in primo grado e assolto in appello, sentenza quest'ultima confermata anche in cassazione e dunque definitiva.

Verzini, già cinque anni fa, si era chiesto come mai Berlusconi si ostinasse ancora a negare, ma non aveva aggiunto dettagli, avvalendosi del segreto professionale. Quel segreto a cui ora ha deciso di rinunciare, rivelando quello che sa ad Ansa.

Egidio Verzini aveva già raccontato che Ruby, durante il processo, avrebbe voluto costituirsi parte civile ma ci sarebbero stati degli interventi esterni. L'intera operazione sarebbe stata diretta dall'avvocato di Berlusconi Niccolò Ghedini con la collaborazione dell'uomo messo a fianco a Ruby per controllarla, Luca Risso. Il piano, secondo la ricostruzione fornita da Verzini, avrebbe previsto il pagamento di 7 milioni di euro: un milione per Verzini, una milione per la persona incaricata da Ghedini di accompagnare il legale veronese, due milioni per Luca Risso e tre milioni per Ruby. Verzini avrebbe proposto una linea difensiva diversa, proposta rifiutata da Ghedini e Risso. A quel punto l'avvocato del foro di Verona si è tirato indietro.

A sostegno delle sue parole, Egidio Verzini ha riferito alcuni particolari sul pagamento di Risso e Ruby. Il pagamento di cinque milioni di euro sarebbe stato eseguito attraverso la banca Antigua Commercial di Antigua, facendolo transitare a Playa del Carmen in Messico, dove Luca Risso avrebbe preso la sua parte (con cui avrebbe comprato un ristorante, una villa e un terreno edificabile). I tre milioni destinati a Ruby, dal Messico sarebbero finiti a Dubai.
Berlusconi «era a conoscenza sin dall'inizio della minore età di Ruby, motivo per cui ha elargito il denaro», ha dichiarato Verzini.

Ruby, dopo aver letto le dichiarazioni di Egidio Verzini, ha fatto sapere tramite i suoi legali di essere «attonita e sbalordita». Per lei, quella resa da Verzini è una «fantasiosa ricostruzione». E gli avvocati della giovane si sono riservati la possibilità di agire contro il legale veronese in sede giudiziaria e disciplinare.

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