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Case di riposo, avviso pubblico per risolvere la carenza di personale

Azienda Zero ha avviato una nuova procedura su scala regionale per aiutare le strutture residenziali ad assumere infermieri e operatori socio-sanitari adeguatamente formati

Gli organici nelle case di riposo, il premio per il personale impegnato durante l'emergenza Covid 19 e la ripartenza economico-finanziaria delle strutture di assistenza. Sono stati questi temi al centro del confronto in Regione tra l'assessore alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin e i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fisascat Cisl e Uiltc, ovvero le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori delle Ipab.

«Un confronto puntuale, articolato e costruttivo - ha commentato l'assessore - che prosegue il dialogo in essere con i rappresentanti degli enti Uripa e Uneba, nel comune impegno volto ad individuare i possibili percorsi per dare una risposta alle esigenze operative di centinaia di strutture residenziali per anziani presenti in Veneto e di migliaia di operatori, in particolare infermieri e oss, che si sono fatti carico con sacrificio e professionalità della continuità del servizio assistenziale agli ospiti in una fase di gestione emergenziale, aggravata dalle misure di isolamento per il contenimento del contagio e dall'impoverimento degli organici. La Regione intende perseguire tutte le vie possibili per ridare serenità ai gestori e agli operatori delle strutture per anziani, per qualificare e valorizzare le competenze sociosanitarie del personale e per assicurare il mantenimento degli standard assistenziali e di sostenibilità degli enti e delle strutture».

Sulla richiesta di estendere anche al personale delle case di riposo il premio in busta paga attribuito a medici e infermieri della sanità, l'assessore ha segnalato la necessità di un intervento normativo in sede nazionale. «Il decreto Cura Italia - ha ricordato Lanzarin - non assegna risorse ad enti e strutture diverse da quelle appartenenti al servizio sanitario regionale, né la Regione ha spazi di autonomia in materia di ordinamento civile e contrattuale».

Mentre sul tema della carenza di personale, l'assessore Lanzarin ha ricordato l'impegno formativo assunto dalla Regione con i corsi per oss e la nuova procedura avviata su scala regionale, attraverso l'avviso pubblico di Azienda Zero, per aiutare le strutture residenziali ad assumere infermieri e operatori socio-sanitari adeguatamente formati. Azienda Zero raccoglierà le manifestazioni di interesse del personale sanitario e assistenziale nelle sette province venete per potenziare gli organici delle strutture socio-sanitarie pubbliche e private del Veneto. L’avviso pubblico resterà aperto fino al 30 settembre, ed ha lo scopo di formare gli elenchi di infermieri e operatori socio-sanitari disponibili a prestare attività assistenziale nelle strutture residenziali per anziani della regione.

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