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Agec, ecco il piano post pandemia. Ass. Bianchini: «Siamo in prima linea per la ripartenza»

Approvato il Piano Programma 2021-2023 di Agec, previsti lavori di riqualificazione edilizia per per 60 milioni di euro

In prima linea per la ripartenza, con un nuovo cronoprogramma di interventi e investimenti. Dopo essere stata una delle aziende comunali maggiormente impegnate durante la pandemia, con le farmacie, i servizi cimiteriali, la riorganizzazione delle mense scolastiche, Agec guarda avanti, ai prossimi tre anni e approva il Piano Programma 2021-2023. Un documento aggiornato e rivisto sulla base dell’ultimo anno e mezzo, sulle difficoltà create dal Covid ma anche sull'importante investimento per l’acquisto delle Case Azzolini. Per l’azienda speciale, la pandemia ha comportato un aumento dei costi per la sanificazione e la sicurezza per 1,4 milioni di euro, così come la drastica riduzione dei ricavi di “Verona dall’alto”, ossia le entrate della Torre dei Lamberti e della Funicolare. Allo stesso tempo ha reso necessario costituire un Fondo Rischi per rispondere alla domanda di riduzione o sospensione dei canoni di locazione da parte delle attività commerciali.

Secondo quanto si apprende da una nota di palazzo Barbieri,l’azienda che al 100 per cento è di proprietà del Comune di Verona, inoltre, in piena pandemia ha acquistato il complesso residenziale Case Azzolini per 9,3 milioni di euro. Immobili sui quali è necessario un intervento di manutenzione. Tutto questo ha reso indispensabile rivedere il piano preesistente e il cronoprogramma degli investimenti. Anche e soprattutto per valorizzare le aree di business e tenere alta la qualità dei servizi. Se il cuore pulsante dell’azienda è quello immobiliare con l'edilizia popolare, Agec gestisce anche i cimiteri di Verona, le farmacie comunali e le mense scolastiche. Oltre alla conduzione per conto del Comune di due attrattive turistiche come la funicolare di Castel San Pietro e la Torre dei Lamberti.

Nei prossimi tre anni, quindi, sono previsti 15,2 milioni di euro per manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio residenziale. E la partecipazione al bando nazionale ‘Qualità dell’Abitare’ per la sistemazione delle Case Azzoline e di altri 4 edifici a Tombetta. Interventi, questi ultimi, per i quali è stato richiesto un finanziamento di 9 milioni di euro; Agec comunque ha già previsto 4 milioni di euro di finanza propria nel caso in cui il bando non dovesse avere esito positivo.E poi ancora l’utilizzo del Superbonus 110 per cento per la riqualificazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica. Attraverso un partenariato pubblico-privato si prevedono lavori per 60 milioni di euro, divisi in 3 lotti dei quali il primo potrebbe essere messo a gara già entro la fine dell’anno. Il Piano triennale prevede poi una crescita del fatturato da 58,8 milioni di euro del 2021 a 61,7 del 2023. Così come utili netti complessivi per poco meno di 1 milione di euro. La redditività di Agec in questo triennio dovrà infatti tener conto del peso degli oneri finanziari legati al mutuo acceso per l’acquisizione delle farmacie comunali: si tratta, nel triennio in esame, di 4,475 milioni.

Martedì mattina, in diretta streaming, l’assessore alle Partecipate Stefano Bianchini e il presidente di Agec Maurizio Ascione hanno illustrato il Piano Programma 2021-2023: «Agec, dopo aver avuto un ruolo centrale durante la pandemia, sarà in prima linea anche per la ripartenza, con investimenti importanti per la riqualificazione degli immobili di edilizia residenziale – ha affermato Bianchini -. Questo piano andava rivisto per rimodulare gli interventi alla luce di quanto successo nell’ultimo anno e mezzo, cogliendo tutte le sfide e opportunità dei prossimi tre anni. Il Covid ha messo in difficoltà la città a vari livelli, ma la nostra azienda speciale si è dimostrata in grado di intervenire in maniera precisa e veloce, sia per rispondere all’emergenza che alle necessità dei veronesi. E l’acquisto delle Case Azzolini in piena pandemia ne è stata la riprova. Ora guardiamo avanti, ai prossimi tre anni».

«Abbiamo attualizzato il Piano programma dopo la pandemia e gli investimenti sulle Case Azzolini, un obiettivo strategico che è stato completato su mandato del Comune per il bene di 170 famiglie veronesi – ha spiegato Ascione -. Non si poteva non arrivare in fondo, anche perché l’acquisto è stato particolarmente conveniente. Ma ora dobbiamo tener conto della spesa legata a tale investimento, unita ai mancati introiti causati dal Covid. Nonostante questo abbiamo previsto manutenzioni ordinarie e straordinarie importanti, e faremo accesso a bonus e bandi statali per riqualificare tutto il nostro patrimonio residenziale».

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