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Autotrasportatori, accordo con il Governo. Niente protesta dal 4 aprile

All'assemblea online di Confartigianato Verona è intervenuto Amedeo Genedani, presidente di Unatras, che ha sostenuto la trattativa con il Ministero dei Trasporti. «Soddisfatti al 90%»

Il taglio delle accise, contenuto nel provvedimento del Governo contro il caro carburante, sarà automatico dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione prevista per domani, 21 marzo. Non è sicuro, però, che la riduzione delle imposte su benzina e diesel sia subito effettiva alle pompe dei distributore. Ma l'accordo trovato tra gli autotrasportatori e l'esecutivo nazionale basta a bloccare la protesta proclamata dal prossimo 4 aprile. La conclusione della vertenza è stata riferita ieri mattina da Amedeo Genedani, presidente di Unatras, sigla che riunisce tutte le associazioni dei trasporti. Genedani è intervenuto all'assemblea online che Confartigianato Imprese Verona e Confartigianato Trasporti Verona aveva convocato a livello interprovinciale assieme alle Confartigianato di Vicenza e Trento. «Desidero ringraziare Genedani - ha affermato Paolo Brandellero di Confartigianato Trasporti Verona - per il risultato ottenuto, assieme a tutti i presidenti regionali, provinciali e ai funzionari di Confartigianato, che per mesi hanno lavorato duramente per arrivare al traguardo tanto atteso. Dopo anni di richieste a governi sordi e assenti, dovremmo finalmente aver ottenuto regole che tutelano il presente e il futuro dell’autotrasporto italiano. Il nostro unico scopo è quello di difendere la nostra attività e dignità imprenditoriale. Il lavoro della categoria mai come ora ha bisogno di un’unica voce: se saremo uniti riusciremo ad uscire da questo maledetto momento storico».

Nel suo intervento principale, Genedani ha ripercorso i passi che hanno portato all'intesa con il Ministero che ha scongiurando il blocco. «Vorrei ricordare che il primo documento di proposte lo abbiamo considerato carta straccia - ha detto Genedani - Le misure non erano sufficienti, basti pensare ai 15 centesimi per litro di gasolio messi sul piatto, in una situazione in cui i nostri pagano ben più di un euro di extracosti dovuti ai rincari scellerati. Da qui la scelta di proclamare il fermo. Subito dopo è arrivata la convocazione ufficiale del Governo, che ci ha tenuti al tavolo con i rappresentanti del Ministero per oltre otto ore. Abbiamo verificato le misure proposte, le abbiamo modificate e discusse, e solo alla fine abbiamo firmato. Abbiamo ottenuto 70 milioni di euro per la deduzione forfettaria delle spese non documentate, 140 milioni di euro per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, 5 milioni di euro per la formazione professionale delle imprese di autotrasporto, 25 milioni di euro per gli investimenti per lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica e la sostituzione e ammodernamento del parco veicolare delle imprese; 20 milioni di euro cosiddetti "a pioggia", dei quali 15 per i pedaggi autostradali e 5 per le deduzioni forfettarie, oltre agli 80 milioni del Decreto Energia. Infine, ci è stato comunicato lo stanziamento di 560 milioni per mitigare i rincari dei carburanti. C’è poi la partita delle regole di settore, forse la più importante, per la quale stiamo lottando da anni, e che abbiamo sbloccato in due giorni di confronto serrato. Possiamo dire che siamo soddisfatti al 90%: non abbasseremo la guardia, nei prossimi giorni valuteremo, ci saranno forniti i dettagli dell’intesa, vedremo come modificarla e poi arriveremo alla vera ratifica del documento».

Il responsabile delle categorie di Confartigianato Verona, Luca Baldani Guerra, ha chiarito che «la riduzione generale dell’accisa sui carburanti, al momento temporanea, per poi puntare a renderla strutturale, è un buon inizio per ragionamenti più ampi a tutela della categoria. Il risparmio ci sarà e si vedrà».

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