Caro-bollette, «Le famiglie sono allo stremo». E il Codacons si rivolge al Tar
«Il rincaro delle spese per le utenze domestiche è una scure pronta ad abbattersi sui nuclei costituenti delle nostre comunità», afferma Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto
L'allarme per il problema del caro-bollette continua a tenere banco. Ad intervenire sul tema questa volta è il Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, che chiede subito provvedimenti immediati e strutturali per invertire la rotta e scongiurare un’ulteriore perdita di potere d’acquisto dei cittadini.
Dopo le parole della Cgia, precedute dalle considerazioni di Coldiretti e Cia Verona, sono le ultime rilevazioni dell’Arera a registrare il raddoppio del prezzo dell'energia elettrica (+55%) e il balzo del gas (+41,8%) nei primi tre mesi dell'anno. Costi che si stanno abbattendo, come confermato dall’Unione Nazionale Consumatori, sul prezzo al consumo dei prodotti alimentari primari, con i rincari che già nel mese di gennaio per i vegetali freschi toccano quota +13,5% e per burro e pasta arrivano a +10%. Una valanga che a ricaduta sta travolgendo dunque le famiglie da più fronti.
«Le famiglie sono allo stremo – afferma Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto –. Nonostante i ripetuti campanelli d’allarme, anticipati lo scorso anno dai richiami di tutto il Terzo Settore, delle Parti Sociali e oggi confermati dalle più recenti rilevazioni statistiche, le famiglie si trovano oggi di fronte all’ennesima “tempesta perfetta”. Nel contesto generale di instabilità e incertezza socio-economica della pandemia, il rincaro delle spese per le utenze domestiche è una scure pronta ad abbattersi sui nuclei costituenti delle nostre comunità. Senza interventi immediati, infatti, sarà inevitabile un nuovo e più duro incremento anche dei prezzi per i beni primari di consumo quali la verdura fresca e la pasta. Non bastano, pertanto, le soluzioni d’urgenza. Le famiglie non possono continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale per la società affidandosi solamente a soluzioni tampone. Servono certezze nel presente, ma soprattutto sul futuro. Per questo – prosegue Bordignon – chiediamo subito e con decisione provvedimenti concreti per calmierare gli aumenti, interventi strutturali sostenuti da adeguate dotazioni finanziarie per scongiurare un’ulteriore perdita del potere d’acquisto che al contempo garantiscano la giusta retribuzione nella filiera distributiva che troppo spesso vede penalizzati i produttori agricoli e i piccoli negozianti. Se crollano le famiglie, crolla l’intero Sistema Paese».
Codacons
Arriva anche in Veneto l'iniziativa promossa dal Codacons, con utenti, esercenti, ristoratori e piccole imprese che si sono uniti al ricorso collettivo al Tar della Lombardia, in collaborazione con alcune associazioni dei consumatori come Assoutenti, volto ad ottenere la sospensione degli aumenti delle bollette di luce e gas.
L'associazione ha lanciato in regione un'azione legale attraverso la quale tutti i soggetti danneggiati dai rincari delle tariffe di luce e gas possono chiedere ai giudici del Tar di sospendere gli incrementi disposti da Arera a partire dall’1 gennaio 2022.
«Per la prima volta consumatori, commercianti e imprese creano un fronte comune per difendersi dal caro-bollette – afferma il presidente Carlo Rienzi – La nostra iniziativa legale diventa così un maxi-ricorso collettivo al Tar al quale stanno già aderendo centinaia di utenti e piccole attività in tutta Italia».
Con tale ricorso Codacons, Assoutenti e le altre associazioni chiedono al Tar della Lombardia di sospendere le delibere di Arera che hanno dato il via libera agli aumenti di luce e gas per il primo trimestre 2022, ritenendoli rincari tariffari basati su criteri illegittimi e che stanno producendo un danno immenso a consumatori e imprese.