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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caro bollette nelle case di riposo, rischio rette più salate di 400 euro

L'Unione Regionale Istituti Per Anziani del Veneto chiede un intervento al Governo. Richiesta rilanciata dalla Lega. Mentre il PD attacca: «Problema già noto da mesi e la Regione non ha giocato un ruolo attivo»

Un intervento urgente del Governo per le case di riposo, le quali potrebbero essere costrette ad aumentare drasticamente le loro rette a causa del caro bollette. A chiederlo è stato Roberto Volpe, presidente di Uripa (Unione Regionale Istituti Per Anziani del Veneto), con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi ed ai ministri competenti. Nel suo messaggio, Volpe ha spiegato che l'energia elettrica ed il gas hanno avuto aumenti esorbitanti negli ultimi due anni, anche superiori al 1000%. Per questo è necessario intervenire, altrimenti le case di riposo dovranno ritoccare le loro rette anche del 10%, arrivando a chiedere anche 400 euro in più.

«Quattrocento euro in più di retta mensile sono impensabili - ha commentato il deputato veneto della Lega Giuseppe Paolin - Un salasso per le famiglie che dobbiamo assolutamente scongiurare a livello governativo. La drammatica emergenza del caro energia, se non contrastata tempestivamente, rischia di trasformarsi anche in emergenza sociale. Ci troviamo di fronte a costi aggiuntivi assolutamente insostenibili da parte delle famiglie, vista anche l'attuale congiuntura economica».

Mentre le consigliere regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon e Francesca Zottis hanno attribuito delle responsabilità anche alla Regione Veneto. «La denuncia di Uripa certifica un quadro che era ben noto da mesi - scrivono le due consigliere - Questo significa che non si tratta di un fulmine a ciel sereno che, oltre ai doverosi interventi che si attendono dal Governo, imponeva già da tempo un ruolo attivo da parte della giunta regionale. Questo non è avvenuto e a dimostrarlo c’è un riparto del Fondo per la non autosufficienza che ha del tutto ignorato questa emergenza. Le prospettive sono a questo punto più che fosche e preannunciano rincari sulle rette e dunque a carico delle famiglie. Oltre alla scelleratezza politica di quelle forze, tra cui la Lega, che hanno scelto di mandare a casa il Governo in una fase di tempesta perfetta, si aggiunge quindi ancora una volta una miopia nel gestire in Veneto le problematiche più pressanti. Si continua ad attendere passivamente interventi dall’alto, come se la rete delle rsa fosse qualcosa di avulso dal sistema complessivo dell’assistenza e del welfare veneto. Siamo al solito giochetto del lavarsene le mani e dello scaricare altrove le responsabilità. Con il risultato che a pagare gli effetti di questa politica pilatesca sono sempre i cittadini».

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