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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caro bollette, Comune di Verona pronto ad aiutare con 1,5 milioni di euro

Somma in parte già stanziata per le famiglie in difficoltà. Il resto dovrebbe essere ricavato dal bilancio e dalle maggiori entrate date dagli extra utili di Agsm-Aim

Come il Governo è al lavoro contro il "caro bollette", anche il Comune di Verona ha intenzione di agire. Il premier Mario Draghi ha promesso «un intervento di ampia portata» che si potrebbe tradurre con un nuovo decreto, di cui però ancora non si conoscono le cifre. Per Palazzo Barbieri, invece, una cifra circola. Dovrebbe, infatti, aggirarsi intorno al milione e mezzo di euro lo stanziamento complessivo in favore delle famiglie in difficoltà per i pagamenti di luce e gas. Soldi che in parte sono già stati trovati dall'amministrazione scaligera, la quale intende dar fondo al bilancio per ricavare la somma restante.

E come il Governo ha intenzione di ricavare maggiori entrate attraverso gli utili extra delle proprie aziende controllate, così che Verona e Vicenza bussano alla porta di Agsm-Aim, la quale aveva già annunciato di voler venire incontro ai cittadini in difficoltà portando maggiori risorse nelle casse dei Comuni di Verona e di Vicenza. Al momento, sembra essere l'amministrazione berica quella più insistente nei confronti della multiservizi, che non vuole tirarsi indietro ma vorrebbe che il problema fosse affrontato a tutti i livelli, da quello locale a quelli regionale e nazionale.

L'amministrazione scaligera, dunque, non rimane immobile di fronte ad un problema che interessa molte famiglie. Un atteggiamento incoraggiato anche da Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune: «La previsione di destinare 1,5 milioni va nel senso di quanto chiediamo da mesi con un nostro emendamento al bilancio di previsione. Sappiamo benissimo che si tratta di una goccia nel mare, ma quella goccia può aiutare concretamente famiglie e imprese in seria difficoltà. Vicenza, molto più coraggiosamente, sta pensando di chiedere alla partecipata Agsm-Aim degli extra utili che, in situazioni di emergenza come questa, sono dovuti da parte delle aziende pubbliche che ne hanno la capacità. Le circostanze sono tali che il bilancio di previsione sarebbe tutto da riscrivere per inserire quei correttivi a favore delle classi più deboli a cui l'amministrazione non aveva pensato o dato ascolto».

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