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Caro bollette, ma non dell'acqua. Nel 2023 gli aumenti saranno calmierati

Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi non faranno ricadere sui cittadini i costi aggiuntivi per materie prime ed energia elettrica che devono sostenere

Con il parere favorevole dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori veronesi, anche i sindaci scaligeri hanno approvato oggi, 16 novembre, l'adeguamento dello schema regolatorio delle tariffe dell'acqua. E come da indicazione di Ato Veronese, i fisiologici aumenti della bolletta nel 2023 saranno calmierati.
Sebbene, dunque, gli incrementi del costo dell’energia e delle materie prime incidano per oltre il 20% del totale dei costi correnti sostenuti per erogare il servizio, in provincia di Verona non saranno applicate maggiorazioni sul costo dell'acqua. Costo che rimane invariato per tutto il 2022. Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi assorbiranno l'incremento dei costi dell'energia elettrica e non applicheranno immediatamente le maggiorazioni in tariffa ma le distribuiranno progressivamente nei prossimi anni.

Tabella sul costo della bolletta dell'acqua nel 2023

QUANTO COSTA L'ACQUA PER I VERONESI

Il costo medio dell'acqua oggi è di 0,0025 euro al litro. Con 1 centesimo di euro si copre quindi il costo medio di 4 litri di acqua potabile. Dall'1 gennaio 2023 sarà applicato l'incremento programmato nel 2020, ma senza ulteriori aggravi. E questo grazie anche alla possibilità di accedere ai finanziamenti a fondo perduto del Pnrr, un fattore ulteriore che contribuisce al calmieramento dei prezzi dell’acqua.

Grafico di Ato Veronese sugli investimenti in nuove infrastrutture idriche e fognarie dal 2006 al 2023

GLI INVESTIMENTI

Dal 2006 al 2021 sono stati investiti su tutto il territorio veronese oltre 465 milioni di euro in opere idriche e fognarie. La previsione al 2023 porta questa cifra a superare i 600 milioni di euro. Le principali opere realizzate, oltre alla manutenzione di acquedotti, fognature, depuratori esistenti, sono: nuove reti fognarie, nuove reti acquedotti, rifacimento e potenziamento di depuratori, estensione nei territori non serviti di reti acquedotto e fognature, installazione di centrali di filtrazione sui pozzi degli acquedotti.
Di particolare importanza si citano le principali opere su cui si concentra l’attenzione in questi e nei prossimi anni: il collettore del Garda (120 milioni di euro), il proseguimento dell’acquedotto per la riduzione dell’esposizione alle sostanze Pfas (50 milioni di euro), l’acquedotto nella Bassa Veronese (16 milioni di euro) e il piano strategico di adeguamento delle reti fognarie comunali. A queste quattro macro aree su cui si concentrano i più importanti investimenti oggi se ne aggiunge un’altra, non meno importante e determinante per avere una bolletta meno impattante possibile a favore degli utenti: quella dell’efficientamento energetico.
Gli incrementi del costo dell’energia registrati in questi ultimi mesi rendono necessario accelerare il percorso di ottimizzazione energetica del servizio idrico integrato. Il recupero dell’efficientamento energetico consiste in una serie di operazioni utili a ottimizzare lo sfruttamento delle fonti elettriche. Gli interventi di efficientamento sono stati da tempo avviati nelle società di gestione, come per esempio la sostituzione di apparecchiature con rendimento superiore e minor fabbisogno di energia. In futuro è previsto da parte di Acque Veronesi l’utilizzo delle aree scoperte degli impianti di depurazione per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Gli interventi di efficientamento si aggiungono a quelli già fatti in passato, come il funzionamento a biogas del depuratore di Verona, l’unico in tutta la provincia, in cui il 50% dei costi del depuratore è coperto dall’energia elettrica prodotta utilizzando il biogas.

Voi, Franchini e Peroni

Bruno Fanton, presidente del Consiglio di Bacino dell'Ato Veronese, ha commentato: «In un periodo oggettivamente problematico per famiglie e imprese, osserviamo con motivata soddisfazione che le aziende veronesi del sistema idrico integrato, Azienda Gardesana Servizi e Acque Veronesi, di concerto con Ato Veronese e i sindaci della provincia, hanno tenuto sostanzialmente inalterate le tariffe a fronte del rispetto dei propri piani di investimento pluriennali».
«È una grande soddisfazione poter dire che le tariffe non subiranno variazioni rispetto al piano già approvato nel 2020 - ha spiegato il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli - Grazie alla solidità finanziaria dei gestori, al lavoro portato avanti con il Consiglio di Bacino e ai sindaci, che hanno condiviso la rimodulazione di una parte del piano delle opere, siamo riusciti a farci carico dell’aumento delle materie prime e dei costi dell’energia elettrica. Un aiuto concreto per tutti i cittadini dato che Acque Veronesi solo per l’energia elettrica in questo 2022 spenderà 20 milioni di euro in più dell’anno scorso. Un impatto positivo importante hanno avuto anche le iniziative di efficientamento energetico portate avanti negli ultimi anni e i fondi che siamo riusciti ad attingere dal Pnrr per la dorsale Belfiore-Verona Est, ben 23 milioni di euro».
E Angelo Cresco, presidente di Azienda Gardesana Servizi, ha concluso commentando: «Abbiamo fatto uno sforzo molto importante per contenere gli aumenti in bolletta. Di fatto, Ags ha deciso di assorbire aziendalmente i costi maggiori, ben conoscendo le difficoltà che famiglie e aziende stanno affrontando in questo momento, a causa del rialzo del prezzo di energia e gas. Le nostre tariffe continueranno, così, a rimanere tra le più basse del Paese. Questa scelta non inciderà sul piano degli investimenti che abbiamo già definito: non sono previsti tagli, anzi, continueremo ad investire per innovare, per rendere Ags ancora più efficiente e per rispondere al problema della dispersione e della perdita di acqua nelle reti».

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