Assegnati nel Veronese 18 medici di base, ma le zone carenti sono ancora 146
Sono 18 nel distretto che comprende Verona e i comuni della cintura Est, 47 nel distretto dell'Est, 32 nella Bassa e 49 nel distretto dell'Ovest. Filice (Spi Cgil): «Emergenza ormai endemica che lascia privi di assistenza primaria soprattutto anziane e anziani»
Il loro numero è ancora alto, ma sono scese a 146 le zone della provincia di Verona parzialmente scoperte o del tutto prive di un medico di base. Sono 18 in meno rispetto al maggio scorso per effetto del bando avviato da Azienda Zero. Bando che ha portato all'assegnazione nel Veronese di, appunto, 18 nuovi medici di medicina generale rispetto ai 164 necessari. Dei 18 camici bianchi assegnati, 6 sono arrivati tramite trasferimento, 7 tramite l'inserimento in graduatoria e 5 sono stati gli inserimenti di diplomati in medicina generale. «La carenza di medici dunque è ancora a livelli di emergenza - ha commentato il segretario generale dello Spi Cgil di Verona Adriano Filice - Non a caso Azienda Zero ha rimappato il fabbisogno del territorio e riaperto nuovamente i termini del bando, questa volta con scadenza 1 settembre 2022».
Scarica qui la tabella con le zone carenti dell'Ulss 9 Scaligera ad agosto 2022
Le 146 zone carenti di medici di base sono così distribuite: 18 nel distretto che comprende Verona e i comuni della cintura Est (-3 rispetto a maggio); 47 si trovano nel distretto dell'Est Veronese (-9 rispetto a maggio); 32 nella Bassa Veronese (-2 rispetto a maggio); e 49 nel distretto dell'Ovest Veronese (-4 rispetto a maggio).
E dopo il bando di Azienda Zero, la situazione non è migliorata ovunque, ma solo in alcuni ambiti come quello che include le prime cinque circoscrizioni di Verona e i territori di Buttapietra, Castel D’Azzano, San Giovanni Lupatoto e l'entroterra gardesano. «Piccoli sollievi che non fanno tuttavia terminare un'emergenza ormai endemica che lascia privi di assistenza primaria decine di migliaia di veronesi, soprattutto anziane e anziani - ha spiegato il segretario del sindacato dei pensionati - Vediamo un piccolo spiraglio nell'emendamento Carnevali in corso di approvazione in Parlamento che punta ad assegnare alle guardie mediche la possibilità di avere fino ad 850 assistiti. Secondo noi è chiaro che queste nuove forze andrebbero impiegate nelle zone e negli ambiti più carenti».
«Ma ancora non basta - ha concluso Filice - di fronte ad una emergenza così vasta e grave è necessario che l’Ulss intavoli un serio confronto con le parti sociali e i sindaci del territorio, per fare squadra e incentivare il convenzionamento di nuovi medici di medicina generale ma soprattutto incentivare le associazioni tra medici, così da formare unità più complesse ed efficienti. Un passo che richiede che la Regione fornisca sostegno amministrativo e infermieristico alle nuove realtà che possono nascere dalle aggregazioni di medici. Ma prima ancora è necessario che i Comuni mettano a disposizione dei nuovi possibili ambulatori di medicina associata degli spazi e dei locali. Che vanno trovati».