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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Borgo Trento / Lungadige San Giorgio

Bastione San Giorgio, in corso cantiere-scuola per il restauro della Rondella

I lavori per mettere in sicurezza la copertura sono iniziati a febbraio e si concluderanno entro l'estate e sono a costo zero per il Comune perché finanziati da Fondazione Cariverona

Cantiere innovativo quello in corso d'opera alla Rondella di San Giorgio, a Verona. Innovativo per la tipologia del restauro conservativo avviato e per gli obiettivi formativi e didattici ad esso legati. Si tratta infatti di un cantiere-scuola, che porta gli studenti della Scuola Edile ad imparare sul campo e applicare la teoria studiata in classe alla pratica.
I lavori servono per mettere in sicurezza la copertura e garantire continuità all'attività del Gruppo Scout Verona 10 che da più di settant'anni gestisce gli spazi del Rivellino, la costruzione che si vede dalla passeggiata sul Lungadige.

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(Immagine storica del Bastione San Giorgio)

Un progetto di riqualificazione strategica che apre anche la strada a nuove opportunità in ambito turistico e didattico. L'idea è quella di sfruttare le potenzialità di una delle strutture difensive asburgiche più importanti della città per creare nuovi percorsi culturali, sfruttando corridoi sotterranei fino ad oggi mai aperti al pubblico e che permetterebbero una visita pressochè completa di tutti gli edifici di cui si compone il Bastione di San Giorgio. Questi gli elementi alla base dell'accordo siglato nel 2019 tra il Comune e il Centro paritetico per la formazione, la sicurezza e i servizi al lavoro di Verona Esev-Cpt, che trova concretezza grazie al contributo di Fondazione Cariverona. La fondazione sostiene il costo dei lavori condividendo le finalità educative e formative del progetto e la promozione di opportunità a favore dei giovani.

Un'opera a costo zero per il Comune, che sta seguendo l'avanzamento dei lavori attraverso gli uffici dell'Edilizia monumentale e con l'interesse del settore Patrimonio Unesco, impegnato a valorizzare tutto il sistema difensivo cittadino, compresi i forti.
Forte San Giorgio è uno dei pochi ancora di proprietà del Demanio e che il Comune gestisce in concessione. In attesa di completare le procedure relative al trasferimento del bene, il Comune ha fatto richiesta di utilizzare la cosiddetta poterna, ovvero gli spazi del sistema difensivo interno, per valorizzarli e renderli fruibili a scopo culturale e turistico.

I lavori sono iniziati a febbraio e si concluderanno entro l'estate. Viene usata una tecnica di lavoro reversibile, che permette cioè di sistemare il tetto con strumenti e materiali dltii uma generazione ma senza modificarne minimamente l'aspetto. Al lavoro ultimato, la copertura sarà identica a quando è stata costruita a metà del 1800, con la superficie a verde a sovrastare l'intero edificio. A differenza del passato, però, il tetto sarà impermeabilizzato e messo in sicurezza. E nel pacchetto lavori è prevista anche la pulizia del cortile interno da sterpaglie ed erbacce. Il costo dell'intervento è di 136mila euro.
Se non ci fosse stato l'imprevisto Covid, gli studenti avrebbero partecipato attivamente al cantiere, supportando gli operai in alcune fasi di lavoro. Causa emergenza sanitaria e limitazioni d'obbligo, l'accordo è stato rimodulato prevedendo una serie di uscite didattiche in cantiere. Corsi mirati per i ragazzi che studiano tutto ciò che attiene all'edilizia e alla progettazione, ma anche all'arte e alla storia.

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(Sopralluogo nel cantiere)

«Un restauro interessante anche per la tipologia del cantiere formativo - ha spiegato l'assessore all'edilizia monumentale Luca Zanotto - Viene data ai ragazzi la possibilità di vedere dal vivo le diverse operazioni legate all'intervento conservativo e apprendere al di fuori dei testi scolastici come viene gestito un restauro architettonico di importante valore come questo. I lavori saranno terminati entro l'estate, c'è tutto il tempo per realizzare delle visite didattiche aperte agli istituti scolastici interessati. Bene anche la modalità operativa scelta per sigillare la copertura del Rivellino, un sistema che prevede lo spostamento temporaneo del manto verde in superficie e della terra sottostante, che sarà poi riposizionato una volta terminata la lavorazione sul tetto».
«Partiamo con questo intervento ma l'intento è quello di accedere, attraverso il vallo esterno, anche agli inediti corridoi sotterranei che ci potrebbero portare addirittura alla poterna - ha aggiunto l'assessore al patrimonio Unesco Francesca Toffali - Lavoriamo per creare percorsi turistici alternativi nella cinta magistrale difensiva del nostro sito Unesco, in virtù anche del fatto che i vani di accesso interni sembrano in buone condizioni. Ciò semplificherebbe il progetto e lo renderebbe attuabile più facilmente e in tempi veloci. Per la città significherebbe disporre di un percorso di visita circolare del forte con entrate nel Rivellino e uscita sul lato della chiesa di San Giorgio, una visita completa di questa parte difensiva della città».
«Elemento entusiasmante del progetto è il collegamento con la parte formativa e il coinvolgimento dei giovani e delle scuole - ha detto il direttore di Fondazione Cariverona Giacomo Marino - Riuscire ad imparare un lavoro mentre si studia è fondamentale, lo stage ha proprio questo scopo, capire come funziona una determinata professione per poi decidere se sceglierla o meno. A ciò si aggiunge l'opportunità di realizzare cantieri e quindi creare lavoro attraverso lo straordinario patrimonio artistico delle nostre città. Un progetto che nell'insieme ci è molto piaciuto e che siamo contenti di sostenere».

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(Progetto di ampliamento dei percorsi di visita al bastione)

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