rotate-mobile
Attualità

Veneto candidato a Regione europea dello sport 2024, a Verona l'ultima tappa aspettando il verdetto

Al Payanini Center la conclusione del tour del Comitato di Aces Europe: «La possibilità di avere sul territorio strutture d’eccellenza - ha spiegato nell'occasione il sindaco Damiano Tommasi - lo si deve anche alla passione e all’impegno dei cittadini e delle cittadine di Verona»

Treviso, Cortina e oggi Verona. Secondo quanto comunicato dal Comune, si è chiuso questa mattina, mercoledì 7 giugno, al Payanini Center il tour del Comitato di Aces Europe, la Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, chiamata a valutare la candidatura del Veneto a “Regione Europea dello Sport 2024”. «Diffondere la pratica e la cultura sportiva, mettendo a disposizione un patrimonio impiantistico, mostrare una forte vocazione sportiva del territorio ed operare nell’interesse dei praticanti, delle comunità locali, di tutto il movimento sportivo e attraendo anche turisti sul territorio». Sono queste, così come esplicitato in una nota di Palazzo Barbieri, le caratteristiche cardine che faranno spostare l’ago della bilancia quando, a dicembre, verrà ufficializzato il risultato.

Verona, spiegano dal Comune, ha dato «un significativo contributo, mettendo in campo tre fiori all’occhiello come il Centro Bottagisio, la BMX Olympic Arena e infine il Payanini Center, dove si è conclusa la visita della delegazione». Tre strutture che «sono un fiore all’occhiello, ma solo la punta di un iceberg che vede sul territorio tante altre strutture e realtà sportive di assoluto livello». All’incontro odierno sono intervenuti il sindaco Damiano Tommasi, l’europarlamentare e delegata Aces per il Triveneto Onorevole Rosanna Conte, Giorgio De Lucchi dell’Unità Organizzativa Sport Regione Veneto, il presidente Aces Europa Gian Francesco Lupattelli con i componenti del Comitato di valutazione della candidatura e la presidente del Verona Rugby Raffaella Vittadello.

«La possibilità di avere sul territorio strutture d’eccellenza – ha sottolineato il sindaco Damiano Tommasi - lo si deve anche alla passione e all’impegno dei cittadini e delle cittadine di Verona. Noi crediamo molto in loro, ed è nostro obiettivo mettere nelle condizioni quanti vogliono investire nel mondo dello sport di trovare una città ricettiva. Lo facciamo dallo sport professionistico fino all’attività per tutti, perché è su questo si basa anche la qualità della vita di una città, e da parte nostra c’è la massima disponibilità ad aprire le porte a tutti. Abbiamo ad esempio eccellenze nazionali e internazionali del nuoto che si allenano a Verona, riscuotendo grandi risultati, e quindi è nostra responsabilità far vivere e convivere gli atleti e le società sportive con la città. Non può che farmi piacere questa vocazione allo sport della città, e siamo a completa disposizione per intraprendere questo percorso che ci auguriamo porti i risultati che ci aspettiamo».

Sindaco Damiano Tommasi - ACES al Payanini Center : foto ufficio stampa Comune di Verona 1

«Verona - ha affermato Giorgio De Lucchi - rappresenta, e continuerà a farlo negli anni futuri, molti aspetti legati allo sport. Siamo contenti di averla scelta come punto conclusivo di questa fase di accompagnamento del Comitato di valutazione della realtà sportiva e motoria del Veneto. Ringrazio sia la parte privata sia quella pubblica, perché in tutti i nostri incontri abbiamo avuto sempre a fianco le amministrazioni comunali. È un aspetto molto importante a cui teniamo molto, e dà un significato particolare a tutto il mondo sportivo. Ringrazio tutta la città per quello che fa e che continuerà a fare per lo sport».

Aces Europe Delegazione Italia è la delegazione italiana di Aces Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport. La Delegazione italiana è stata costituita per essere più "vicini" ai numerosi municipi italiani che si candidano ogni anno al premio per migliore Capitale (Capital), Città (City), Comune (Town), Comunità (Community), Isola (Island) e Regione (Region) Europea dello Sport e per seguire i municipi italiani premiati che concorrono anche per il Premio di Migliore Città Europea dello Sport (Best European City of Sport). Obiettivo della Delegazione italiana è anche quello di promuovere la visibilità internazionale di tutti i municipi premiati. «Obiettivo di Aces – ha detto l’onorevole Rosanna Conte - è creare una sintonia e armonizzazione che va vista da un punto di vista della salute fisica, ma anche quella mentale. E il nostro territorio offre grandi possibilità, dal mare alla montagna, dal lago alle colline. A questi si aggiunge una fucina di campioni dei quali dobbiamo assolutamente essere orgogliosi. Per cui ringrazio anche Verona per l’ospitalità di oggi, e per il patrimonio mostrato che sicuramente contribuirà a raggiungere questo importante riconoscimento».

«Mi complimento – ha quindi aggiunto il presidente Gian Francesco Lupattelli - perché non mi risulta esserci in Italia un centro come il Payanini, così come avere un sindaco come Damiano Tommasi, che ama, vive lo sport, e ne è stato professionista. La città non potrà che migliorare in materia di attività motoria e sportiva, che noi riteniamo base essenziale per la vita e il benessere dei cittadini, giovani e anziani. Io sono un ex insegnante di educazione fisica, e avere un sindaco che sa perfettamente quale deve essere il ruolo dello sport è un onore per tutti. Ringrazio tutti i collaboratori del Comune, perché quello che ci interessa è aiutare i Comuni con il finanziamento di grandi progetti europei. Questa candidatura onora tutta la Regione Veneto, che ha capito di essere da stimolo per fare attività motoria. La scelta di farci visitare Treviso, Cortina e Verona la ritengo super azzeccata, perché con i componenti della commissione siamo veramente felici di quello che abbiamo visto. Vedremo se ci sarà la possibilità di consegnare a dicembre il titolo di Regione Europea dello Sport, ma un domani sono convinto che Verona potrà candidarsi come Città Europea dello Sport, perché ha tutte le caratteristiche per diventarlo».

«A gennaio 2018 - ha raccontato Raffaella Vittadello - abbiamo messo la prima pietra del Payanini Center, per poi inaugurarlo a settembre dello stesso anno. Per realizzarlo sono andata in Francia e Nuova Zelanda, paesi all’avanguardia per il rugby, e ho cercato di capire come costruire un luogo che non accolga solo un club, ma anche un impianto sportivo aperto alla comunità e alla città, per favorire attività motoria ma anche sociale. In primis infatti penso alle famiglie, che portano i bambini a fare sport e trascorrono le domeniche conoscendosi diventando amici». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veneto candidato a Regione europea dello sport 2024, a Verona l'ultima tappa aspettando il verdetto

VeronaSera è in caricamento