Scuola, iscrizioni ancora in calo in Veneto. La differenza maggiore alle primarie
Alle elementari, la diminuzione più grande si registra nel Verona con -819 iscrizioni in un anno
Sono stati diffusi nei giorni scorsi dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto i dati (aggiornati al 7 febbraio) sulle iscrizioni alle classi prime per l'anno scolastico 2022/23. Dati che confermano il trend in diminuzione delle iscrizioni. Sono 35.442 gli iscritti al primo anno della primaria, con una differenza negativa rispetto all’anno precedente di 3.295 alunni. Gli scritti alla secondaria di primo grado sono 41.973, con un -3.202 su base annuale, e 41.546 sono gli iscritti alla secondaria di secondo grado, con un dato negativo di 644 iscritti. In totale si tratta di 7.141 iscritti in meno rispetto all’anno scolastico in corso.
I numeri di maggiore impatto rispetto alla diminuzione degli iscritti alla scuola primaria si registrano nelle province di Verona (-819), Treviso (-725) e Padova (-567), ma andando a vedere le percentuali Rovigo evidenzia il trend più negativo (-12,6%), seguita da Verona (-10,3%) e Treviso (-9,8%).
«È come se scomparisse l'intera vallata della Valbrenta e, oramai da un decennio, in Veneto scompare una vallata all'anno - ha commentato l'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan - Quest'anno tra scuola primaria e secondaria in Veneto si segna un meno 7.142 iscritti al primo anno, solo per la primaria meno 3.295. Ogni anno, da oltre un decennio, è un bollettino che declina in concreto cosa implica il drammatico fenomeno della denatalità nella nostra regione. Nemmeno gli immigrati stranieri, che fino a qualche anno fa incidevano positivamente sul saldo delle nascite e delle iscrizioni alle nostre scuole, ora sembrano più incidere sul trend e sembra si siano adeguati alla tendenza negativa del Veneto e dell'Italia tutta. Senza nuovi nati non possiamo pensare alla sostenibilità. La sostenibilità sociale non è solo quella legata al green, ma anche della tenuta economica di una comunità».