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«Balotelli non italiano», la replica del calciatore: «Piccoli esseri, siete la rovina»

L'attaccante del Brescia, dopo i cori razzisti al Bentegodi, ha risposto a Luca Castellini, tifoso gialloblu e dirigente di Forza Nuova e a chi la pensa come lui: «Vanno radiate dalla società, non solo dal calcio»

Come se il caso dei cori razzisti dei tifosi dell'Hellas Verona contro Mario Balotelli non fosse già grande e grave di suo, ci si è messo anche Luca Castellini, dirigente veronese di Forza Nuova e tifoso gialloblu, ad aprire un caso nel caso con le sue dichiarazioni rilasciate a Radio Cafè. Castellini ha definito Balotelli un calciatore finito e «non del tutto italiano» e la protesta del calciatore contro gli ululati dei tifosi dell'Hellas è stata descritta come una pagliacciata.
Una presa di posizione che ha scatenato nuove reazioni, in primis del diretto interessato. Mario Balotelli via Instagram ha replicato: «Qua, amici miei, non c'entra più il calcio, state facendo riferimento a situazioni sociali e storiche più grandi di voi, piccoli esseri. Qua state impazzendo, ignoranti. Siete la rovina. Però quando Mario faceva, e vi garantisco farà ancora gol per l'Italia vi stava bene vero? Le persone così vanno radiate dalla società, non solo dal calcio. Basta mandare giù ora, basta lasciare stare».

Ma anche la politica veronese ha reagito criticando Castellini. La deputata veronese del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo ha definito il dirigente di Forza Nuova un «provocatore» che «non può parlare né per la città né per i supporter della squadra». La Businarolo ha chiesto all'Hellas Verona di prendere le distanze da quanto affermato da Castellini, mentre il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco ha girato la stessa richiesta al sindaco di Verona Federico Sboarina.

Il tutto mentre sui cori razzisti ancora si discute, dentro e fuori il mondo del calcio. L'ex ct della Nazionale Arrigo Sacchi a Radio Capital ha dichiarato: «Mi devono spiegare perché le curve sono porti franchi, buone per prender voti. È una gara di opportunismo. Molti ultras sono stati ingaggiati dai club. Sono organizzati in modo delinquenziale. Succede di tutto, con il benestare di tutti. Anche dei politici. Come i mass media hanno paura di perdere audience, i politici hanno paura di perdere voti».
Mentre Ansa ha riportato le parole dell'ex calciatore veronese Damiano Tommasi, presidente dell'associazione italiana calciatori: «Inutile girarci intorno: se qualcuno fa il verso della scimmia a un giocatore perché è di colore, quello è razzismo. E anche se sono solo due, sono troppi. Ma razzista non è una città, lo sono i comportamenti. Quelli sono razzisti». Che è comunque un commento diverso da quelli negazionisti di Castellini o del parlamentare veronese leghista Paolo Paternoster che ha commentato il fatto avvenuto ieri al Bentegodi con queste parole: «Non è successo proprio niente, se non semplici fischi e semplici sfottò, come accade ogni domenica non solo in ogni campo di calcio ma anche durante match di altri sport. Piuttosto, suggerisco a chi di dovere di squalificare subito Balotelli in quanto, senza alcun motivo, ha interrotto il gioco, raccolto il pallone con le mani scagliandolo violentemente contro il pubblico veronese. Se non venissero presi i dovuti provvedimenti, a questo punto ogni professionista preso di mira dal pubblico potrebbe ripetere la stessa sceneggiata».
«La città non è razzista, ma negare l'evidenza di quanto accaduto non aiuta a risolvere il problema dell'estremismo e dobbiamo ammettere che c'è una parte di tifosi che è razzista - ha commentato il deputato veronese del Partito Democratico Diego Zardini - C'è un problema culturale grande quanto un palazzo nel calcio italiano e credo che la responsabilità di agire sia di tutti: istituzioni, forze dell'ordine, ma anche delle società calcistiche e degli stessi tifosi. Tutti devono contribuire a debellare comportamenti che rendono tanto arretrato il calcio in Italia». E sempre dal PD è giunto il commento del senatore veronese Vincenzo D'Arienzo: «L'Hellas isoli i razzisti, che non fanno bene al calcio e neanche alla città. E spero che le telecamere siano riuscite a beccare quei pochi razzisti in modo che da domani siano solo un lontano e brutto ricordo. Ne guadagnerebbe il buon nome di Verona».

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