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Torre del Mastio di Castelvecchio, burocrazia blocca progetto di recupero

Dal 2018 ci sono 1,4 milioni di euro pronti a finanziare il progetto esecutivo, ma tutto è ancora fermo. E il gruppo Amici dei Civici Musei di Verona chiede ai rappresentanti istituzionali scaligeri di intervenire

Sblocchiamo il recupero della Torre del Mastio a Castelvecchio. Il gruppo degli Amici dei Civici Musei di Verona hanno invitato tutti i rappresentanti istituzionali scaligeri, sia nazionali che locali, a mobilitarsi un progetto che è stato già finanziato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) nel 2018. I soldi, dunque, ci sono: 1,4 milioni di euro, che risultano ancora inutilizzati per motivi burocratici.

Il recupero complessivo della Torre del Mastio a Castelvecchio è stato finanziato dal Cipe su istanza degli Amici dei Civici Musei di Verona con uno stanziamento di 1.400.000 euro. Denaro concesso tramite un provvedimento da 1,5 miliardi di euro per andare ad intervenire in 310 diversi luoghi d'Italia "dimenticati". E il progetto di Castelvecchio, proprio per la sua straordinaria valenza, risultava tra i più importanti e consistenti. La pratica è stata attivata il 15 dicembre 2017, ma non è stata ancora concretizzata per complesse motivazioni burocratiche.

«Il decreto del segretario generale dell'8 marzo 2018 stabiliva le modalità di accesso alla stipula della convenzione con il Ministero dei beni e delle attività culturali - ha spiegato il gruppo Amici dei Civici Musei di Verona - Successivamente il primo Governo Conte è entrato in carica e il presidente della commissione competente ha trasmesso al Governo la documentazione che doveva concludersi con l’assegnazione dei fondi. Il Governo, invece, ha previsto una nuova commissione per l’attuazione del progetto, imponendo nuove scadenze e la presentazione di un progetto esecutivo. Ci siamo immediatamente attivati producendo nei termini previsti un progetto esecutivo, validato e completo di approvazione sia della Soprintendenza che dei vigili del fuoco competenti. La pratica però risulta ancora in sospeso». E questo perché il susseguirsi dei Governi ha rallentato le procedure e attualmente il Governo Meloni deve ancora nominare il suo rappresentante per la nuova commissione voluta dall'ex premier Conte.

A questo punto, gli Amici dei Musei Civici di Verona chiedono di sollecitare questa nomina integrativa per consentire alla commissione di concludere in tempi ragionevoli la vicenda. E lo chiedono non solo agli eletti nel Comune di Verona ma a tutti i rappresentanti istituzionali veronesi in Provincia, in Regione e in Parlamento. Il gruppo ha inviato a tutti una lettera, firmata del presidente Francesco Monicelli, affinché lo sforzo corale permetta di superare gli attuali ostacoli burocratici e far decollare definitivamente un progetto di straordinaria valenza culturale e turistica.

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