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"Bosco Alta Val Borago" diventa di proprietà pubblica: c'è il "Si" del consiglio comunale di Verona

Con la donazione, il Comune è vincolato ad assicurare la piena salvaguardia ambientale del territorio e favorirne la fruizione da parte della collettività

Si è svolto giovedì sera l'ultimo capitolo per il salvataggio della Val Borago che, per la parte ricadente nel territorio del Comune di Verona, diventa definitivamente di proprietà pubblica. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità, con 20 voti favorevoli, la donazione da parte di Banca Intesa San Paolo S.p.a. della proprietà della quota del compendio immobiliare denominato "Bosco Alta Val Borago" ricadente nel territorio del capoluogo scaligero. Documento che è stato illustrato dall'assessore al Demanio Nicola Spagnol. 

BOSCO ALTA VAL BORAGO - Area boschiva di oltre 38 ettari, a nord ovest della Zona speciale di Conservazione Borago-Galina, fra i Comuni di Negrar e Verona, messa a rischio di trasformazione ad uso agricolo per la realizzazione di vigneti. Un patrimonio verde di straordinario valore, che garantisce la sopravvivenza di alcune rare specie vegetali e animali tipiche del nostro territorio.

Per tale motivo il compendio è stato acquisito da Banca Intesa San Paolo S.p.a., intenzionata, con tale operazione, a sostenere la crescita inclusiva e sostenibile del territorio. L’istituto ha sempre dichiarato l’intenzione di cedere successivamente il compendio alle amministrazioni comunali su cui il territorio insiste. L’obiettivo, infatti, è sempre stato quello di assicurare la tutela, la salvaguardia e soprattutto la fruizione pubblica del Bosco Alta Val Borago.

Con la donazione, il Comune è vincolato ad assicurare la piena salvaguardia ambientale del territorio e favorirne la fruizione da parte della collettività. Sull’area viene inoltre posto il divieto di alienazione del bene per un periodo minimo di 15 anni dalla sottoscrizione dell’atto di donazione. Decorso il termine, in caso di alienazione a terzi, l’acquirente dovrà assumersi analoghi impegni di salvaguardia del luogo.

Approvato anche, con 20 voti favorevoli, 2 contrari (gruppi consiliari Movimento 5 stelle e Sinistra Verona in Comune) e 4 astenuti (gruppi consiliari Pd e Gruppo misto), il permesso di costruire per l’ampliamento del Hotel Antica Porta Leona, mediante cambio di destinazione d’uso.

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