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Borago Day, un successo l'iniziativa di preservazione dell'area naturale

Tanti partecipanti alle due escursioni organizzate per promuovere una raccolta fondi. All'asta ci sono 38 ettari di terreno tra Verona e Negrar che potrebbero essere trasformati in vigneti

Domenica scorsa, 19 luglio, centinaia di veronesi si sono immersi nella magia della Val Borago, tra Avesa (Verona) e Montecchio (Negrar) ammirando il vajo e camminando nei sentieri di boschi e prati. Sono stati circa cinquecento i partecipanti al primo «Borago day», iniziativa organizzata dal Fondo Alto Borago e patrocinata anche dalla seconda circoscrizione del Comune di Verona e dal Comune di Negrar. 

Due le escursioni a cui è stato possibile prendere parte per sostenere un progetto che mira a preservare una vasta area collinare all'interno della Zona speciale di conservazione (Zsc) Borago-Galina, teoricamente protetta dall'Unione Europea. Ma per preservarla, prima bisogna comprarla, perché i 38 ettari di terreno sono stati messi all'asta dalle banche in seguito a diversi tentativi falliti di impiantare vigneti. Ai produttori di vino, comunque, quel territorio fa gola e per toglierlo definitivamente dalla loro portata è stata lanciata anche una raccolta di denaro utile per potersi aggiudicare l'asta.

Ed alla manifestazione di domenica ha partecipato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco, il quale ha commentato: «Fare agricoltura deve significare rispettare il territorio per le sue caratteristiche e vocazioni, non piegarlo a tutti i costi al profitto: trasformare decine di ettari di bosco dell'alta Val Borago in vigneti sarebbe uno sfregio a questo principio, nel nome di una speculazione di cui l'economia vitivinicola del Veronese può tranquillamente fare a meno».

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