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Bonifica e lavori all'Arsenale, Comune: «Tutto procede secondo i tempi»

L'assessore all'urbanistica Ilaria Segala: «Tranquillizzo chi vuole cercare problemi a tutti i costi, si sta procedendo in entrambe le direzioni: bonifica e gare per aprire i cantieri»

Il Comune di Verona assicura: «La bonifica dell'Arsenale sarà fatta, così come è sempre stato detto». E la conferma arriverebbe dal verbale della Conferenza dei Servizi, in cui si può leggere che i professionisti incaricati stanno verificando, di concerto con la Soprintendenza, quale tipo di bonifica eseguire. Infatti, spiegano dal Palazzo Barbieri, visto che sarà necessario scavare per realizzare le nuove reti tecnologiche, si sta valutando se realizzare la bonifica contestualmente o se procedere per step, magari sfruttando il cantiere per il rifacimento delle coperture.
L'amministrazione comunale ci tiene comunque a precisare che «la falda è costantemente monitorata», che «non ci sono contaminazioni attualmente in atto» e «che i risultati ottenuti sono frutto di analisi aggiuntive, con trincee e sondaggi». Quindi, l'attenzione del Comune sarebbe sempre stata massima, in un'area di cui da tempo è noto l'inquinamento di parte del terreno.
Sulle tempistiche, le procedure adottate per il restauro dell'Arsenale le stanno rispettando perfettamente, sostiene ancora il Comune. Entro luglio, come da cronoprogramma, sarà individuato il gruppo incaricato della progettazione definitiva dell'intero complesso ed esecutiva del primo lotto. Martedì 7 aprile, sono state aperte le buste, contenenti l'offerta tecnica della gara, presentate dalle cinque aziende partecipanti al bando. Tutte e cinque le aziende sono state ammesse ed ora la documentazione è stata trasmessa alla commissione che entro luglio individuerà il gruppo di progettazione vincitore. Il progetto esecutivo per il rifacimento delle coperture dell'Arsenale, invece, sarà depositato la settimana prossima. Una volta verificato, il progetto sarà approvato definitivamente e potrà partire la gara d'appalto per un valore di 6,6 milioni di euro. «Chi afferma il contrario o dice il falso oppure non ha capito gli stralci dei documenti - ha aggiunto l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala - Ricordo che è stata proprio questa amministrazione a farsi carico di una indagine seria, mai fatta prima, sul grado di inquinamento dei terreni. È stata fatta una ricerca seria e non superficiale perché l'intenzione è quella di dare una risposta definitiva e non di facciata. Tranquillizzo chi vuole cercare problemi a tutti i costi, l'Arsenale sta procedendo in entrambe le direzioni: bonifica e gare per aprire i cantieri. È uno dei progetti bandiera dal nostro insediamento e verrà concluso nel migliore dei modi con il massimo vantaggio per i cittadini e per il Comune»

Tranquillizzo chi vuole cercare problemi a tutti i costi, l'Arsenale sta procedendo in entrambe le direzioni: bonifica e gare per aprire i cantieri.

E il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco sarebbe il «chi vuole cercare problemi a tutti i costi». Leggendo il verbale della Conferenza dei Servizi, Bertucco si è soffermato su alcuni passaggi, come quando Paolo Rocca di Tesi Engineering afferma: «Vista la contaminazione molto diffusa si ipotizza un intervento di messa in sicurezza permanente in quanto per la bonifica sarebbe necessario rimuovere il primo metro di terreno su tutta l'area (ipotesi non sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello statico con riferimento agli edifici e alle piante secolari esistenti)», o come quando lo stesso Rocca evidenzia che il rischio sia «ambientale (per la falda) e sanitario (per contatto dermico e per ingestione), mentre non vi è rischio di inalazione». E per dare un'idea della porzione di terreno coinvolto, Bertucco cita le parole di Stefano Poles, della direzione ambiente del Comune di Verona: «Molti dei superamenti sono stati rilevati all'interno degli edifici in corrispondenza dei laboratori (pavimentati). I superamenti nei terreni si sono trovati nel giardino più interno, posto a nord-ovest (dove probabilmente si svolgeva qualche attività) e nelle vie di movimentazione dei mezzi». Inoltre, per quanto riguarda le parti contaminate coperte, i tecnici ritengono che l'intervento di riqualificazione sarà di per sé sufficiente ad isolare il rischio, mentre nelle parti all'esterno «si prevede di posizionare del materiale di riporto, prestando particolare attenzione alle zone in cui sono presenti gli alberi secolari».
«Di certo una buona parte dell'Arsenale risulta off-limits - conclude Bertucco - Sono da anni che avverto sulla necessità di dedicare particolare attenzione alle operazioni di bonifica. Grave invece è stata la sottovalutazione di questo aspetto sia da parte dell'amministrazione Sboarina sia da parte del suo predecessore Tosi».

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